Un danno da risarcire da mezzo milione di euro attribuito dalla Corte dei conti all’ex direttore generale della Provincia, Walter Angelo Specchio. Scagionati invece gli ex vertici della Provincia, tra cui l’ex presidente, Antonio Del Corvo, accusato di un danno erariale, e l’ex assessore Mauro Fattore, nella sua veste di estensore della delibera del 2011. E’ questa l’accusa che emerge dal fascicolo aperto dalla procura della Corte dei conti in relazione a presunte irregolarità contabili sui restauri degli istituti scolastici di Avezzano e Sulmona lesionati dal sisma del 2009. E diq eusta accusa dovrà rispondere davanti al giudice contabile solo Specchio.
Secondo le accuse, ipotizzate anche dalla procura della Repubblica dell’Aquila, si trattava di lavori e spese che si potevano evitare cercando soluzioni alternative su dove far tenere le lezioni nel post-terremoto. La difesa dei due politici sosteneva che la parte tecnica dell’Ente, cioè i dirigenti, imposero di chiudere gli edifici scolastici considerati insicuri e l’indicazione di un dirigente esperto in materia non poteva essere disattesa. Ora però il danno, inizialmente più sostanzioso, è sceso a 478mila euro.
Rimane aperto ancora il procedimento del pool della Procura della Repubblica dell’Aquila che ha chiesto il rinvio a giudizio al termine delle indagini. Quei lavori per milioni di euro erano evitabili, secondo l’accusa sostenuta dai Pm David mancini, Stefano Gallo e Roberta D’Avolio. Quella vicenda portà anche all’arresto dell’ex direttore generale Specchio, rispetto al quale emersero diversi episodi di sprechi di denaro pubblico. Non ultimi, secondo l’accusa, i soldi spesi per pagare delle escort dello stesso Specchio, il quale tuttavia nega ogni accusa.
Del Corvo è accusato di abuso di ufficio e truffa ai danni dello Stato, per alcune vicende per le quali è stato chiamato in causa in concorso con Specchio, e falso, in particolare per aver avallato la contestata «somma urgenza» dei lavori.