Tagliacozzo. Sta per aprirsi il sipario sulla trentaduesima edizione del Festival Internazionale di Mezz’estate nella città di Tagliacozzo. Un intero mese dedicato alle varie arti con ventotto spettacoli tra musica, teatro, danza e giovani talenti. Ieri pomeriggio, nelle storiche sale delle ex carceri del Palazzo Ducale, si è svolta la conferenza stampa di presentazione. Al microfono i rappresentanti della nuova amministrazione nella veste del sindaco, Vincenzo Giovagnorio e la giovane assessore alla cultura, Chiara Nanni. Affianco, i direttori artistici del Festival, Giuseppe Berardini e Gabriele Ciaccia. Tutto sembra essere pronto per questa nuova edizione dell’evento che rappresenta la punta di diamante degli appuntamenti culturali della città. Nonostante il poco tempo della neo insediata amministrazione, il Festival presenta diverse novità. “Sarà forse la mia giovane età”, ha esclamato l’assessore Nanni, “ma insieme ai direttori artistici abbiamo tentato di improntare la linea del Festival con un’apertura maggiore alle classi più giovani, un target di fascia che spesso è stato trascurato”. Proprio per questo motivo, all’interno del programma è previsto uno speciale appuntamento con Fabrizio Moro, Elodi e il rapper Nasli, tutti molto amati dal pubblico giovanile. I tre saranno protagonisti di una serata particolare, intervistati sul palco dal giornalista Stefano Mannucci. Con il sostegno del ministero dei beni e delle attività culturali, la collaborazione della Regione Abruzzo, dell’Abruzzo circuito spettacolo, dell’associazione Amici del festival e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma, della Fondazione cassa di risparmio, della Fondazione Micron, giovedì 28 alle 21.00, si svolgerà la serata inaugurale, come da tradizione in piazza Obelisco con gli ottoni della Banda musicale della Polizia di Stato, diretta da Roberto Granata. Tanti i grandi nomi presenti nel programma: dalla Carmen del Balletto del sud (primo agosto), al pianista Nazzareno Carusi (6 agosto), fino a Rocco Papaleo (10 agosto), Danilo Rea (16 agosto) e l’orchestra sinfonica abruzzese (17 agosto). Sono più di centocinquantamila euro i fondi investi per produre circa un mese di spettacoli, quasi quotidiani, nel centro della stagione estiva della città. Oltre i nuovi protagonisti, la novità di questa edizione è sicuramente l’assenza della rassegna cinematografica, particolarmente presente negli ultimi anni con il progetto TagliacozzoinFilm, ma che conserva radici anche più lontane nel 1987, quando fu scelto di introdurre delle pellicole come alleate della realizzazione artistica dell’evento. “La scelta di annullare la rassegna cinematografica è una stata una scelta ponderata della nostra amministrazione”, spiega il sindaco Giovagnorio, “ciò non significa che non siamo sensibili a simili progetti, al contrario, stiamo lavorando in particolar sull’idea di creare un effettivo Festival del cinema, che possa continuare anche in altri periodi annuali”. Conclude il primo cittadino, “la nostra squadra in meno di 40 giorni ha lavorato per poter creare un programma ricco di appuntamenti ed i fondi della rassegna sono stati utilizzati per arricchire l’offerta del Festival. In particolare, ci terrei che il prossimo anno la presentazione torni ad essere ufficiale anche a Roma, come si faceva un tempo”. Impossibile non udire una nota di soddisfazione nelle parole di Giuseppe Berardini, direttore del Festival da diversi anni, “Creare un calendario con molti spettacoli, quest’anno siamo a quota 28, e farlo senza mai fermarsi è veramente difficile. Non manca la danza, un settore singolare in queste manifestazioni per il costo e per la difficoltà organizzativa. Abbiamo steso un programma per tutti i gusti, ce ne saranno da vedere”. L’offerta, infatti, non nasconde degli spettacoli anche per i bambini che si terranno in orario pomeridiano a teatro Talia, con un ticket “simbolico” di 2 euro. “Servirebbe uno scandalo per rinnovare il Festival”. Così aveva commentato satiricamente Gabriele Ciaccia, dopo la XXXI edizione, per prospettare il futuro della manifestazione aperta ad un pubblico più giovane. Lo scandalo probabilmente non è ancora stato progettato, ma con sentimento, ieri il consulente del Festival ha esclamato “Questo è un evento che crea dei legami, tra gli organizzatori ma in particolar modo con gli artisti e il territorio. mi sento sempre più innamorato di questa cittadina. In questi anni, si sta ritornando moltissimo a rivitalizzare gli spazi della città e per questo è importante che in futuro vengano valorizzati anche altri luoghi di Tagliacozzo”. Con locandina stile retrò, realizzata da Alessandro Asci, la manifestazione più importante di Tagliacozzo è ormai alle porte. Tra la suspense d’attesa e le novità presentate, ci si attende un mese ricco di appuntamenti con l’augurio che possano raccogliere il giusto seguito e possano riqualificare il titolo “città d’arte”, che Tagliacozzo rappresenta nella Marsica. @RaffaeleCastiglioneM