Sempre più spesso si sente parlare e si legge sui giornali dei Millennials, ma non tutti hanno ancora chiaro di cosa si stia parlando e di chi siano costoro. I Millennials sono tutti coloro che sono nati fra gli anni ’80 e gli anni 2000. Parliamo dunque di adolescenti, giovani universitari e persino giovanissimi imprenditori a capo di start-up dal potenziale economico elevato. I Millennials sono ovunque, anche se non sarà così ancora per molto.
Millennials: chi sono e quanti sono?
I Millennials sono tutti i ragazzi nati a cavallo fra il 1980 ed i 2000: rappresentano la fascia d’età che va dai 16 anni ai 35 anni, e rappresentano anche il 21% della popolazione italiana. Ma cosa cambia, rispetto ai 20enni o ai 30enni di qualche tempo fa? Le aspettative per il futuro: fatta eccezione per chi è già riuscito a imporsi a livello professionale, la maggior parte di questi ragazzi è costretto a vivere nel precariato, con una profonda paura nei confronti del futuro. Una paura che alle volte li costringe a rimanere a casa dai genitori, per via della mancanza di un lavoro e di uno stipendio, oppure ad emigrare all’estero in cerca di fortuna. Ed è soprattutto quest’ultima condizione ad animare le intenzioni dei Millennials: stando ad uno studio condotto dall’Osservatorio del Rapporto Giovani 2016, infatti, l’84% dei Millennials ancora residenti in Italia è pronto ad emigrare all’estero.
Il Millennial è mobile
La generazione dei Millennials non ha radici. Si tratta di ragazzi cresciuti insieme al digitale, in una realtà in cui la mobilità europea annulla qualsiasi confine geografico. E non è un caso che il web sia la loro seconda casa, e che i Millennials abbiano con esso una profonda familiarità, al punto da saper sfruttare Internet meglio di chiunque altro. Questa generazione è infatti cosciente che la rete non solo consente di risparmiare ma semplifica i processi, aiutando anche a spostarsi fisicamente dall’Italia: sanno, ad esempio, che visitando portali come Fazland.com possono facilmente richiedere i prezzi per i traslochi internazionali, confrontando i preventivi delle varie ditte e ottenendo un appuntamento con pochi click. In questo modo persino una fatica come un trasloco internazionale diventa semplice e immediato. Per non parlare, poi, di tutte le informazioni che il Millennial può reperire su Google o sui gruppi specifici nei social network, così da rendere il trasferimento all’estero molto più morbido.
Millennials in fuga: perché?
Volontà di mettere in piedi una famiglia, di trovare un lavoro che sia remunerativo e soddisfacente, di diventare finalmente indipendenti: tutte motivazioni che spingono il Millennial fuori dall’Italia, perché nel nostro Paese i giovani sono spesso costretti a svolgere lavoretti sottopagati, che non premiano le loro competenze. All’estero, invece, le opportunità professionali sono migliori, e spesso consentono di valorizzare il proprio curriculum, dando anche la possibilità di calarsi in ambienti di lavoro e di vita molto più dinamici.