Capistrello. Era il simbolo del potere dei Fasciani e il fulcro delle loro attività illecite. Ora, invece, grazie all’impegno di un gruppo di imprenditori e all’agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, diventerà uno dei tanti luoghi simbolo della legalità. Lo stabilimento Village di Ostia, sequestrato nel 2013 al clan dopo l’arresto del capo indiscusso Carmine e dei fratelli Giuseppe e Terenzio Nazzareno, era in abbandono. La struttura, insieme a tanti altri beni della famiglia capistrellana, era sotto sequestro e nessuno poteva utilizzarlo. Grazie poi all’impegno sinergico di forze dell’Ordine, agenzia nazionale dei beni sequestrati e degli imprenditori di Ostia, il bene sarà restituito alla collettività. Domani sarà il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, a inaugurarlo insieme agli attori di questa grande rinascita del litorale. Nei mesi scorsi per i Fasciani il giudice ha chiesto pene severissime, la più dura per il capofamiglia, Carmine: 27 anni e 9 mesi di reclusione per associazione mafiosa.