Capistrello. Continua al Comune di Capistrello lo stato di tensione tra l’Amminstrazione comunale e l’opposizione dopo l’ultimo Consiglio comunale in cui i consiglieri di minoranza avevano abbandonato l’aula per protesta. Il tema del contendere continua ad essere lo scontro sulle scelte operate dalla Giunta comunale in materia di lavori pubblici e gli adempimenti previsti dalla legge in materia di anticorruzione. “L’eredità milionaria ricevuta da Ciciotti e dalla sua Giunta non può essere dilapidata né messa a rischio con un modo di amministrare da avventurieri – affermano i Consiglieri comunali Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati – non possiamo tacere mentre vengono deliberati progetti per circa 1.700.000 euro senza il minimo rispetto delle procedure amministrative. Decreti sindacali non pubblicati, firme di atti da parte di personale senza le prescritte competenze, mancanza delle autorizzazioni dei beni ambientali, carenze documentali, pareri negativi degli uffici: come si può stare tranquilli che i lavori verranno portati a termine? Noi vediamo all’orizzonte il rischio di un caos amministrativo che rischia di riportare il nostro Comune a contenziosi, a gravi ritardi e al pericolo del dissesto. Siano annullati in autotutela gli atti affetti da illegittimità e approvati correttamente i progetti per realizzare al più presto lavori utili, senza sprechi di denaro: solo così si tutela l’Ente e si mettono al riparo da eventuali conseguenze i componenti degli organi che hanno deliberato”. Inoltre la nota dei Consiglieri del gruppo di opposizione “Un Paese in Comune” si è concentrata sugli inadempimenti della legge anticorruzione. “Siamo, inoltre, tristi spettatori di un totale disinteresse dell’Amministrazione Ciciotti sugli adempimenti previsti dalla legge anticorruzione. Nessuna delle prescrizioni previste ci risulta sia stata rispettata nei termini entro i quali andavano pubblicati e trasmessi all’Autorità nazionale anticorruzione la relazione annuale 2015 e il piano triennale 2016/2018. Una grave situazione che rischia di comportare sanzioni al nostro Comune e contribuisce a preoccupare, non solo noi, ma l’intero paese che giorno dopo giorno comprende meglio la natura della neo-eletta amministrazione. Siamo usciti appena da un dissesto economico, unico comune in Abruzzo, ma non ci pare affatto che l’Amministrazione sia in cammino verso un futuro di trasparenza, programmazione e sviluppo”.