Capistrello. Un clima di forte contrasto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale svolto nel Capoluogo rovetano lo scorso 30 gennaio. Diversi i punti all’ordine del giorno e i temi caldi da trattare in un clima che si era avviato all’insegna del dialogo e si è concluso con l’uscita dall’aula per protesta dell’opposizione. “E’ chiaro a tutti ormai che la degenerazione dei rapporti tra maggioranza e opposizione è arrivata a livelli non più tollerabili – così in una nota i Consiglieri comunali Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati – da parte nostra abbiamo ancora una volta mantenuto fede al nostro impegno di responsabilità e disponibilità votando anche a favore di alcuni punti proposti dall’Amministrazione comunale, ma non appena ha preso la parola Ciciotti per relazionare in materia di lavori pubblici si è arrivati allo scontro. L’ennesimo spettacolo indecoroso di accuse e offese nei confronti dell’opposizione di fronte a Consiglieri comunali di maggioranza totalmente assoggettati e incapaci di prendere una posizione autonoma nei confronti del Sindaco”. Il tema del contendere ha riguardato in particolare due questioni: la realizzazione di una rotaroria nella zona centrale del capoluogo e alcuni progetti per opere pubbliche al centro di diverse polemiche. “Sulla realizzazione della rotatoria non condividiamo la scelta dell’Amministrazione: riteniamo che il territorio abbia altre priorità che con 170.000 euro di risorse pubbliche potrebbero essere affrontate. Abbiamo proposto di impiegare tali ingenti somme per la messa in sicurezza della provinciale Simbruina verso la frazione di Pescocanale caratterizzata da diversi movimenti franosi e per la realizzazione di opere per la regimentazione delle acque piovane nella zona di S. Barbara dove lo scorso ottobre furono rilevati i danni più gravi dell’alluvione, problema ad oggi completamente dimenticato dall’Amministrazione comunale – continua la nota dell’opposizione – inoltre sui progetti recentemente approvati dalla Giunta per la realizzazione di alcune opere pubbliche abbiamo ritenuto di sollevare dei quesiti, considerato che la procedura di approvazione è carente di autorizzazioni e presenta gravi profili di illegittimità. La nostra preoccupazione è quella di evitare che tali lavori non possano essere realizzati, con grave danno per la comunità, ma la maggioranza, invece di aprirsi ad un dibattito per porre rimedio ai problemi sollevati, si è chiusa in un incomprensibile e debole mutismo. Il Sindaco, come suo solito, è stato capace solo di aggredire in modo scomposto e vergognoso, impedendo al Presidente del Consiglio, completamente in balia dei suoi ordini, di darci la parola: una situazione di fronte alla quale siamo stati costretti ad abbandonare l’aula per protesta, scippati della possibilità di esprimere la nostra opinione. Un tentativo di impedire il dibattito sul tema dei lavori pubblici, un argomento al centro di tanti dubbi e di tanti interrogativi nel paese, che il Sindaco ha timore di approfondire, consigliandoci con arroganza di rivolgerci alla Magistratura se abbiamo qualcosa da denunciare. Non ci resta che prendere molto sul serio il suo consiglio.”