Un nuovo anno è una nuova opportunità, così come ogni giorno in più. Il 2015 è stato un anno travagliato per il nostro territorio, ma anche ricco di novità positive. Abbiamo trascorso insieme ogni giorno, fianco a fianco, voi come lettori, noi come cronisti, provando a raccontare quello che accadeva, nel bene e nel male. Abbiamo cercato di riportare sempre la verità, anche quando dava fastidio a qualcuno, e abbiamo cercato di non sbagliare mai, anche quando non era facile. Se qualche volta è accaduto, ce ne scusiamo.
Approfittiamo di questo passaggio, come da nostra tradizione, per fare un bilancio, e guardarci indietro con l’obiettivo, però, di andare avanti.
Questo anno che se ne va è stato, come ogni esperienza della vita, un momento di crescita, un modo per migliorare, per confrontarsi e capire che cosa è sbagliato e cosa invece serve di più alla comunità con cui ci si confronta. Voi ci avete sostenuto seguendoci instancabilmente e siete diventati davvero tanti. I dati di Google ci mostrano che ogni giorno quasi 80mila abruzzesi aprono almeno una pagina di AbruzzoLive oppure di MarsicaLive. Questo ci spinge a fare ancora meglio e a dare ancora di più. Ogni passo in avanti lo abbiamo fatto solo grazie a voi e a nessun altro perché in pochi ci hanno sostenuto, anzi, spesso i poteri forti ci hanno reso le cose difficili. Non c’è stata molta collaborazione nei nostri confronti in questo ultimo anno, soprattutto nell’aiutarci a conoscere la verità e nella divulgazione di essa. Ma non ci siamo fatti spaventare.
Sono tanti i fatti salienti del 2015. E’ stato l’anno delle questioni ambientali, di Ombrina Mare, dell’esplosione del metanodotto Snam, e poi i processi, Grandi rischi, Sanitopoli, Rifiutopoli, Bussi bis.
Ma ci sono stati anche eventi che resteranno nella storia della nostra terra, come l’Expo con Casabruzzo, come l’adunata nazionale degli Alpini, l’affermazione definitiva del festival della Comunicazione ControSenso con grandi ospiti, molto importante per noi. E come non ricordare il grande concerto di Jovanotti all’Adriatico e poi tanti altri fatti che hanno colpito l’opinione pubblica come le due pecore pignorate da Equitalia, o il caso Carichieti e vicende bancarie, in cui a farci le spese sono stati tanti, come al solito, cittadini onesti.
Ci ha colpito particolarmente la morte del piccolo Stefano di 8 anni finito sotto il trattore in via Trinità ad Avezzano mentre era in campagna con il padre, oppure quella della giovane Morena di Villavallelonga che vogliamo legare al ritrovamento dell’orsetta orfana cresciuta in cattività e liberata solo da pochi giorni, e a cui è stato dato il suo nome in segno di speranza. Ed è stato anche l’anno del Centenario del terremoto di Avezzano in cui il nostro pensiero è andato alle oltre 30mila vittime di quel tragico evento.
Molti i piccoli grandi fatti che, oltre a segnare noi hanno scosso l’opinione pubblica, come la denuncia di paghe ai lavoratori del Fucino pari a 2 euro e 50 all’ora, o gli oltre 35mila posti di lavoro persi in Abruzzo, di cui ben 4mila negli ultimi anni solo nella Marsica, ma anche il ritrovamento shock all’ospedale psichiatrico di Collemaggio dell’Aquila, con le foto inedite dei reclusi.
Vogliamo dedicare, infine, questo vecchio 2015 semplicemente a chi non c’è più. A tutte quelle persone che ci hanno lasciato, per qualsiasi motivo, e qualunque fosse il rapporto con loro, più profondo o meno profondo, ricordando a noi stessi che, spesso, sono proprio quelle persone ci sono più vicine di quanto non lo fossero prima di lasciarci. Un legame non finisce quando finisce la presenza, anzi, spesso si rafforza. Pietro Guida
Grafica e foto Francesco Proia