Avezzano. La stampa combatte la crisi inventandosi il nudo solidale. Un agguerrito gruppo giovani giornalisti ha dato vita a un provocatorio calendario per protestare contro la mancanza di fondi all’editoria online. Dodici ragazzi hanno fatto ricorso a tutta l’intraprendenza di cui erano capaci, chi più chi meno, mettendosi a nudo, si fa per dire, e raccogliendo proventi per finanziare l’attività dei giornali del gruppo QuotidianiLive (AbruzzoLive, LazioLive e MarsicaLive) e permettere a un numero maggiore di giovani giornalisti di intraprendere la difficile carriera nel mondo della stampa. Il calendario è stato presentato ieri pomeriggio nello spazio gourmet della Conca d’Oro, alla presenza del presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha risposto alle numerose domande e agli interrogativi di ragazzi e aspiranti giornalisti presenti nella sala gremita. “Il problema”, ha spiegato Pallotta, “è che non facciamo giornali appetibili, che si lasciano leggere, facciamo giornali omnibus, contrariamente ad esempio alla tradizione anglosassone che ha giornali di qualità e giornali popolari. In Italia si legge poco. Siamo grandi fruitori della televisione. L’80 per cento dell’opinione pubblica italiana si informa attraverso la tv, a differenza di altre regioni d’Europa in cui viene fruita in percentuali assai più modeste rispetto all’Italia. La tendenza”, ha aggiunto, “è che tutti siamo giornalisti con i mezzi di informazione di massa sociali. Il giornalismo è una professione a rischio generalizzazione, ma ci sono dei ‘ma’. Il giornalista è vincolato da una serie di regole di carattere deontologiche, da una sua professionalità. Il cittadino comune non ha questi strumenti. Oggi sul web troviamo di tutto, il cittadino comune non verifica le cose e butta dentro qualsiasi informazione spesso infondata, tanto che qualche volta anche i grandi giornali ci sono cascati”. Il calendario, che è rimasto nell’ambito del buon gusto e nel pieno rispetto della dignità del mondo della comunicazione, rappresenta un pungolo alle istituzioni per sottolineare quanto l’editoria online (ma anche gli altri settori della stampa se pur in modo minore) sia penalizzata nel panorama della diffusione delle notizie in Italia. Una prima stampa dei calendari è andata già a ruba, ma l’obiettivo, più che racimolare le offerte dei tanti sostenitori, è quello di far parlare di questa situazione affinché ci sia maggiore attenzione in tale settore.