“Se io fossi Babbo Natale…”
Vorrei proprio capire cosa c’è lì dentro, sì, proprio lì dentro, nel sacco che Babbo Natale porta sempre con gran fatica! Boh!!!! Però di una cosa sono certa: se io fossi Babbo Natale vorrei poter portare a tutti i bimbi che sono nella mia cara Marsica dei regali bellissimi e sarei felice se tutti loro credessero in me. Avrei un laboratorio segreto tutto mio situato nella Piana del Fucino e tante renne alle quali darei i seguenti nomi : Splendore, Luminio, Lampo, Tuono, Lucciola e Rudolph, che farei vivere liberamente sulla verde Maiella. Chiamerei tanti piccoli, agili e burloni folletti acquatici provenienti dal Lago del Fucino e altri folletti originari dei boschi sacri della dea Angizia. Vestirei, poi, i folletti come i Ciarmatari e le follette come le Maiellane e per tutti quanti, invece, un cappellino con campanelline colorate ed allegre. Per entrare nella mia fabbrica farei scendere i miei piccoli collaboratori nei cunicoli di Claudio dove io azionerei il passaggio segreto spingendo verso il basso una golosa barbabietola gigante. Nell’ingresso del mio laboratorio, i miei adorati folletti potranno scegliere quale, tra i tradizionali costumi marsicani, indossare per il giorno del Santo Natale. Ai piedi del Monte Salviano, allestirei un enorme abete decorato con tutti i prodotti ortofrutticoli e conditi con un pizzico di soffice neve del Velino. Però c’è un piccolo problema!!! La slitta è troppo vecchia e pertanto non riuscirebbe a trasportare i genuini prodotti della Piana del Fucino ai bambini di tutto il mondo! Allora la ristrutturerei: l’allargherei di qualche metro, la pitturerei di verde, bianco e rosso, come il tricolore italiano e farei indossare alle mie adorate renne delle splendide fibbie dorate. Cospargerei la slitta con della poverina magica per farla volare più velocemente e donerei ai bambini le delizie fucensi. Allestirei, infine, un banchetto per tutti loro affinché possano gustare i genuini cibi della mia cara e amata terra e gioirei nel vedere tanta allegria.