Avezzano. Agente della polizia penitenziaria perseguita il vicino di casa per mesi, facendo anche incursione nel suo studio e prendendolo a pugni. Ora G.A., 43 anni, è indagato dalla procura della Repubblica di Avezzano per atti persecutori. Nei suoi confronti il tribunale ha emesso una misura cautelare notificandogli il divieto di avvicinarsi alla persona offesa, C.D.R., un destista avezzanese di 53 anni. Alla base della vicenda ci sarebbero questioni di vicinato e attriti personali che con il tempo si sarebbero trasformati in vere e proprie aggressioni. L’agente è infatti accusato di aver molestato, minacciato e picchiato il dentista vicino di casa in diverse occasioni. La vicenda ha inizio nel 2013 quando sarebbero iniziate le offese indirizzate al medico. Successivamente l’agente di polizia penitenziaria avezzanese sarebbe andato nel suo studio prendnendolo a pugni. Il dentista avrebbe provato a non farlo entrare, senza riuscirci efinendo invece all’ospedale per le ferite riportate al volto. Successivamente sarebbe stato anche minacciato. L’agente, sempre secondo l’accusa, avrebbe anche versato dell’olio sul pavimento davanti all’entrata dello studio, incolpandolo di averlo preso a pugni a sua volta. Il pubblico ministero Roberto Savelli, dopo le indagini della polizia del commissariato di Avezzano, ha ottenuto la misura coercitiva e ha chiesto l’incidente probatorio per raccogliere la testimonianza della parte offesa, istanza su cui dovrà pronunciarsi il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti.