Canistro. Danni per l’alluvione: i privati restano senza soldi. Non è previsto per il momento un risarcimento per le famiglie che hanno registrato danni alle loro abitazioni a causa dell’alluvione di metà ottobre. Ieri, durante un vertice alla Protezione civile regionale, è stato spiegato ai sindaci dei Comuni maggiormente colpiti come caricare i dati sulla piattaforma virtuale messa a disposizione dove entro il 10 novembre dovranno comparire, nero su bianco, tutti i documenti relativi ai danni subiti. Ammonta a 20 milioni di euro il risarcimento che il Comune di Canistro, Civitella Roveto, Capistrello, Carsoli e Luco dei Marsi chiederanno per poter riparare strade, piazze e mura di cinta. “I nostri tecnici sono da giorni al lavoro per preparare tutti i documenti necessari per il risarcimento”, ha commentato il sindaco di Canistro, Antonio Di Paolo, “sono previste quattro parti, ognuna relativa a uno specifico settore. Entro il 10 dobbiamo presentare la rendicontazione dei danni, stiamo valutando la situazione con il tecnico comunale anche alla luce delle valutazioni della Protezione civile nazionale e dei geologi che nei giorni successivi all’alluvione sono stati a Canistro. Le attività commerciali hanno presentato delle perizie che noi poi caricheremo sulla piattaforma, mentre per i privati stiamo cercando di intervenire anche perché non tutte le famiglie possono permettersi uno studio da parte di professionisti”. All’incontro di ieri hanno preso parte anche il sottosegretario Mario Mazzocca e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio che, nei giorni scorsi, hanno già incontrato i sindaci dei Comuni colpiti dall’alluvione per fare il punto sullo stato di emergenza. “Nel vertice è stato spiegato tecnicamente come bisogna muoversi”, ha precisato il sindaco di Luco dei Marsi, Domenico Palma, “per i privati stiamo chiedendo di inviarci le segnalazioni anche se per ora non è previsto un risarcimento. Se il Governo riconoscerà lo stato di emergenza, però, i privati potrebbero ricevere dei soldi”.