Avezzano. Commercianti e rappresentanti politici bocciano l’isola pedonale permanente e attaccano l’assessore all’Ambiente, Roberto Verdecchia: deve bloccare la delibera o cambiarla. La chiusura al traffico del centro città secondo quanto riferito dallo stesso assessore dovrebbe arrivare entro dicembre, pena arrivo del commissario, si sono scatenate una serie di reazioni catena che non accennano a terminare. “E’ oramai chiaro a tutti che chiudere le strade del centro di Avezzano, la cosiddetta crocetta è una chiara volontà dell’assessore Roberto Verdecchia che contraddice anche alcune, o meglio innumerevoli, affermazioni del sindaco Di Pangrazio”, ha commentato il coordinatore del Nuovo centrodestra, Massimo Verrecchia, “in qualità di assessore alle attività produttive dovrebbe essere il primo difensore di quella parte della società, invece preferisce portare avanti questo progetto alternativo. Ma la sentenza del 2011 riguarda solo corso della Libertà e non certo le altre strade citate dallo stesso assessore, differenza sostanziale che traduce il ragionamento in modo inequivocabile, ossia quello di nascondere una chiara volontà dell’attuale amministrazione di chiudere altre strade del centro e cioè quelle della crocetta, volontà che si era già evinta dall’istallazione di quelle barriere-vaserie, mai entrate in funzione, costate 60mila euro”. La chiusura del centro cittadino al traffico, imposto all’amministrazione dal Tar dopo il ricordo di Italia nostra e Wwf, non va giù ai commercianti che temono per il loro futuro e per quello degli stessi residenti.
“Apprendiamo nuovamente dai giornali”, ha precisato Gianni Napoleone a nome del comitato dei commercianti no isola, “la volontà di questa amministrazione di andare avanti con la chiusura al traffico del centro città da effettuarsi tra dicembre e gennaio, quindi durante le feste natalizie nel periodo più delicato per il commercio e per il cliente che vuole essere libero di fare acquisti dove vuole senza limitazioni di sorta. Come cittadini, commercianti ed esponenti delle associazioni restiamo basiti dalle dichiarazioni di Verdecchia e sconcertati dal silenzio del sindaco Di Pangrazio. L’assessore continua a dire che è colpa del Tar, ma tutti sanno che la sentenza obbliga ad attuare la delibera non l’isola pedonale, e questa come tale può essere cambiata dall’amministrazione per nuove esigenze. Inoltre la sentenza di cui parla Verdecchia non cita affatto la crocetta, ma solo di corso della Libertà. Ma è possibile che si parla di soluzioni e non si parla invece di spostare l’isola permanente nel verde tra piazza Torlonia e il parco Arsa? In questi giorni molte città grandi e turistiche a causa della crisi e dei problemi di viabilità hanno ridimensionato o rimosso le isole permanenti. Nel centro, nelle varie attività commerciali e artigianali, lavorano centinaia di persone che purtroppo con queste scelte rischiano seriamente di perdere il loro posto. Non è possibile varare una nuova delibera che revochi quella del 2009 e individui un’altra zona pedonale più consona alle nuove sopravvenute esigenze?”.