Civita D’Antino. La polemica lanciata dall’amministrazione di Civita D’Antino, guidata dal sindaco Sara Cicchinelli, non è passata inosservata e l’opposizione ha presentato subito la sua risposta. Il primo cittadino aveva accusato il parroco don Patricio Carrion di aver abbandonato in modo celere e poco consono la celebrazione in onore della giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate sia a Civita che a Pero dei Santi. La Cicchinelli aveva inoltre sottolineato che il sacerdote aveva invitato la cittadinanza a seguirlo in chiesa e non era stato possibile effettuare alcun discorso da parte degli amministratori.
“Leggiamo con stupore l’enfasi data a questa vicenda a dir poco grottesca” afferma il consigliere d’opposizione Antonio Di Francesco, “ovvero un sacerdote che non fa parlare gli amministratori comunali ad una manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale, come se un sindaco si mettesse a dire messa senza far parlare il sacerdote”, continua il consigliere, “leggendo tra le righe si nota un attacco personale al sacerdote definendolo anche recidivo in questi comportamenti per alcuni precedenti, il che non è proprio elegante”, esclamano con toni infatuati “si parla di popolazione. Ma quale popolazione? Magari si dovrebbe parlare di una piccola parte della popolazione o meglio di alcuni cittadini. Non è tollerabile un simile atteggiamento denigratorio verso un sacerdote che comunque ha la gestione di quattro parrocchie e che non fa mai mancare il suo sostegno a qualsiasi iniziativa civile e culturale” Concludono, “di certo ciò che lascia esterrefatti è il voler aizzare una polemica che non ha nulla a che vedere con il rispetto che deve esserci tra quelle che sono, almeno nelle piccole realtà, le istituzioni più rappresentative, quella civile e quella religiosa”.
Nello specifico, i rappresentanti dell’opposizione sostengono che nella cerimonia di Pero dei Santi dove erano presenti, il parroco non ha abbandonato la cerimonia per portare i cittadini in chiesa, ma ha augurato di rivedere la popolazione anche alla funzione religiosa visto che era domenica. Inoltre, aggiungono “nessuno degli amministratori presenti ha fatto cenno di voler intervenire e qualora lo avessero fatto non poteva essere il sacerdote a negar loro la parola”.
A sostenere il parroco anche alcuni cittadini che hanno inviato un messaggio di solidarietà a Don Patricio nella mail redazionale per difenderlo dalle affermazioni del sindaco. (r.c.m.)