San Benedetto dei Marsi. Il clima a San Benedetto, negli ultimi giorni, si è fatto sempre più teso. Dopo i furti e le aggressioni, la comunità si interroga su cosa ancora succederà. Abbiamo chiesto al primo cittadino, Quirino D’Orazio, come pensa di affrontare e risolvere questa tensione che sta mettendo a rischio la convivenza tra residenti ed extracomunitari. Il sindaco D’Orazio ha, dunque, rilasciato una breve intervista alla nostra testata giornalistica, sulle vicende di cronaca che hanno portato, nelle ultime settimane, la cittadina marruviana alla ribalta della cronaca locale.
Sindaco D’Orazio, da che cosa dipende il clima di tensione degli ultimi giorni a San Benedetto?
“Da sindaco e avvocato posso dire che il clima di tensione, venutosi a creare in paese per i recenti fatti di cronaca, dipende dal fatto che, di fronte a episodi di microcriminalità (furti, risse e incendi dolosi di automobili, ndr), la normativa prevede delle sanzioni e delle tempistiche che non sono in linea con le esigenze di immediata soluzione del caso che i cittadini richiedono. La gente, vedendo che i responsabili di tali reati sono ancora a piede libero, si sente sfiduciata, impotente e non protetta dalle leggi dello Stato italiano. La situazione, qui a San Benedetto, non è comunque peggiore rispetto a quella degli altri paesi fucensi e marsicani che hanno avuto, purtroppo, gli stessi episodi di microcriminalità. E’ un problema nazionale, non ovviamente solo sambenedettese e locale”.
Cosa è stato fatto e cosa sta facendo, come primo cittadino, per risolvere la situazione?
“Per dare delle risposte immediate, anzitutto, sono stati assunti due nuovi vigili urbani per vigilare durante le ore notturne. In accordo con le forze dell’ordine, nelle riunioni tenutesi presso il municipio e la locale caserma dei carabinieri, in un primo momento, è stato concertato il pattugliamento notturno. Ma dato che si sono verificati alcuni furti anche durante le ore diurne, in un nuovo incontro tenutosi nel palazzo municipale, abbiamo concertato con i carabinieri il pattugliamento del paese, ininterrotto, ventiquattro ore su ventiquattro. Effettuati i controlli da parte dei militari dell’Arma nei confronti sia degli extracomunitari che degli stessi cittadini. Inoltre, stiamo mettendo il servizio di videosorveglianza in tutti i punti strategici del paese. Per garantire la massima sicurezza ai nostri concittadini”.
In chiusura, si sente di fare un appello alla cittadinanza?
“Invito tutti i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine, portando a conoscenza delle autorità di pubblica sicurezza ogni particolare, ogni minimo dettaglio, che potrebbe essere rilevante ai fini delle indagini e anche per prevenire la commissione di futuri, ulteriori, reati. Bisogna adottare, al riguardo, ogni misura di prevenzione dettata dal buon senso. Ad esempio: evitare di lasciare le biciclette incustodite, evitare di lasciare in bella vista gli oggetti di valore, non fare entrare gente sconosciuta in casa. Infine – conclude il sindaco D’Orazio -, voglio invitare i miei concittadini a non alimentare il clima di tensione, come accaduto anche attraverso il volantino anonimo, a sfondo xenofobo, apparso nei giorni scorsi qui a San Benedetto. Mi rivolgo anche ai giornalisti, invitandoli a non strumentalizzare gli episodi avvenuti, creando inutili allarmismi. Si rischia di far degenerare, inutilmente, la situazione”. Antonio Salvi