Tagliacozzo. Tre morti e quattro feriti. E’ il bilancio della violenta esplosione che poco prima delle 14 ha sventrato la casamatta della “Pirotecnica Paolelli”, fabbrica di fuochi d’artificio in localita’ San Donato, Tagliacozzo. Vittime dell’ennesima tragedia del lavoro, il figlio del titolare della ditta e due operai: i cadaveri carbonizzati dei primi due sono stati recuperati dai soccorritori mentre il corpo del terzo e’ stato individuato sotto le macerie: le ricerche sono state interrotte e riprenderanno solo domani per ragioni di sicurezza in quanto l’area ancora calda continua a registrare piccole esplosioni. Impressionante lo scenario materializzatosi davanti agli occhi dei soccorritori: nel giro di un quarto d’ora, si sono succeduti diversi altri scoppi (almeno tre) mentre i residenti dei comuni limitrofi hanno riferito di finestre andate in frantumi, di energia elettrica saltata e di impressione che la terra avesse tremato, “come per un terremoto”. La prima deflagrazione ha provocato una densa colonna di fumo, visibile anche a distanza di alcuni chilometri, mentre nel bosco circostante si sono innescati alcun focolai di incendio. Vigili del fuoco, carabinieri e forestale hanno subito provveduto ad interdire la zona prima di perimetrare e sequestrare l’ampia area interessata dall’evento. Ancora da accertare le cause dell’esplosione. La tragedia di San Donato ha drammatiche, inquietanti analogie con quella di meno di un anno fa a Citta’ Sant’Angelo, in provincia di Pescara: il 25 luglio 2013 nella frazione di Villa Cipressi esplosero 100 quintali di materiali nella fabbrica di fuochi d’artificio dei fratelli Di Giacomo. Calcinacci, fiamme e vetri rotti ricaddero in un raggio di cinque chilometri: lo scoppio sventro’ una collina e rase al suolo sette depositi. Pesantissimo il bilancio: cinque vittime, l’ultima delle quali – un vigile del fuoco che faceva parte della prima squadra di soccorso – perse la vita a Roma dopo mesi di sofferenza e lotta contro le ustioni.
La cronaca della tragedia
Ore 13.35 un enorme boato si avverte in gran parte della Marsica, da Avezzano a Cappadocia, è esplosa la fabbrica di fuochi d’artificio di Tagliacozzo, in località San Donato. Tre violente esplosioni si sono susseguite nel giro di un quarto d’ora, e nel cielo si è alzata una densa colonna di fumo creando momenti di panico nel paese dove il boato ha fatto temere per un terremoto e in molti si sono riversati per le strade. La zona, dove si trovava la pirotecnica Paolelli è sorvolata da elicotteri del 118, sul posto sono presenti i mezzi dei vigili del fuoco, artificieri, carabinieri e polizia, “siamo all’inferno” avrebbe commentato uno dei soccorritori. Nella fabbrica al momento dello scoppio erano presenti 8 operai. Sul posto è accorsa molta gente, tra familiari e amici che non riescono ad avere notizie dei propri parenti poichè l’area è blindata. Sul luogo è giunto anche il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa che ha assistito alla seconda esplosione. Nella vicinissima San Donato i tre violenti boati, oltre a momenti di panico, hanno provocato anche danni, sono esplosi i vetri delle finestre ed è saltata la corrente elettrica. Per una vasta area intorno a quella della deflagrazione sono volati in aria pezzi di cemento armato e ferro. Attualmente la zona è stata messa in sicurezza ma si continuano ad avvertire molteplici piccole esplosioni, ci sono focolai sparsi e arrivano ancora i soccorsi tra cui i volontari del 118 di Carsoli. Quasi tutti i dipendenti presenti in fabbrica al momento dello scoppio sono salvi, poichè l’esplosione si è verificata durante l’ora della pausa pranzo per cause ancora tutte da accertare. Si stimano quattro operai feriti che sono stati trasportati negli ospedali limitrofi mentre sembra mancare all’appello Valerio, che insieme al fratello Armando sono i titolari dell’azienda di fuochi d’artificio.
L’esplosione nella fabbrica Paolelli, purtroppo, non è la prima che accade nella Marsica. Negli ultimi 15 anni, infatti, quello di oggi è il terzo grave incidente che si verifica in una polveriera. Il primo scoppio avvenne in un’azienda di Cerchio causando un morto e tre feriti, mentre qualche anno dopo a Roccavivi di Balsorano una deflagrazione uccise tre lavoratori. Mentre, esattamente un anno fa, spostandoci dalla Marsica, ricordiamo un incidente analogo a Città Sant’Angelo. A saltare in aria, in quella occasione, le casematte della fabbrica dei fratelli Di Giacomo, causando cinque vittime.
15.58 – Tragico il bilancio dell’esplosione, si contano tre morti e quattro feriti in condizioni gravi. Il governatore della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, appresa la drammatica notizia di sta recando sul posto.
16.23 – Difficili le condizioni anche per i nostri corrispondenti che sono sul posto per aggiornamenti in tempo reale sulla terribile esplosione che si è verificata nel primo pomeriggio all’interno dell’opificio Paolelli.
16.32 – “Notizia terribile. Sono molto addolorata. Stiamo tutti vicini alle famiglie”. La senatrice Stefania Pezzopane esprime messaggi di cordoglio e la sua vicinanza ai parenti delle vittime.
16.44 – Continuano le operazioni da parte dei soccorritori per bonificare la zona e scongiurare il pericolo di altre esplosioni. Intanto è appena arrivato sull’area del disastro il governatore D’Alfonso accompagnato dal sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa.
17.06 – In questo momento è giunto sul posto anche l’assessore alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, unitamente al direttore regionale Pierluigi Caputi, per constatare le drammatiche conseguenze della deflagrazione che ha coinvolto gli operai della fabbrica.
17.26 – D’Alfonso parlando con i giornalisti esprime ancora sgomento e dolore per l’accaduto. La drammaticità dell’evento accende i riflettori sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per questo il presidente della Giunta regionale prende l’impegno a far rivedere la direttiva europea “Seveso” che impone agli stati membri dell’ Ue di identificare i propri siti a rischio e regola i limiti per le aziende che detengono nitrato di ammonio, materiale pirotecnico e per le aziende minerarie. L’azienda Paolelli era nel pieno rispetto di tutte le normative di sicurezza ma ciò non è evidentemente bastato a evitare la sciagura.
17.30 – I vigili del fuoco hanno perimetrato e sequestrato l’ampia area della tragedia. Le ricerche con molta probabilita’ del disperso, riprenderanno domani per ragioni di sicurezza in quanto l’area ancora calda continua a registrare piccole cariche. La terza vittima sarebbe stata localizzata sotto le macerie della casamatta esplosa. Il sequestro dell’area permettera’ il raffreddamento dell’ambiente e dunque piu’ sicuro il lavoro di recupero della salma.
18.40 – “Esprimo il piu’ profondo cordoglio per la tragedia di Tagliacozzo e la mia vicinanza alla famiglia Paolelli e a tutta la comunita’ coinvolta in questo drammatico incidente che ha provocato morti e feriti”. Lo dichiara la deputata Vittoria D’Incecco a proposito dell’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio avvenuta oggi a Tagliacozzo, in localita’ San Donato. “Sto seguendo con apprensione – prosegue – l’evolversi della situazione che lascia davvero senza parole anche perche’ questo dramma riporta alla mente le vittime della violenta esplosione avvenuta circa un anno fa nell’azienda di fuochi pirotecnici Di Giacomo di Villa Cipressi di Citta’ Sant’Angelo, in cui persero la vita i componenti della famiglia e, successivamente, uno dei vigili del fuoco intervenuti. Un ringraziamento doveroso e sentito ai vigili del fuoco, alla Forestale e a tutte le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso”.
18.48 – “L’esplosione della ditta di fuochi d’artificio a Tagliacozzo è una terribile tragedia che colpisce un’intera regione. Voglio esprimere, in questo momento di dolore, la mia vicinanza ai familiari delle vittime – dichiara il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini – E’ la seconda tragedia, in un anno, in questo delicato settore. Un evento che deve far riflettere anche sulla necessità di intervenire con controlli rigorosi e puntuali per assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro”.
19.20 Il vescovo dei Marsi Pietro Santoro appresa la notizia della tragedia di Tagliacozzo ha espresso il suo cordoglio dicendo: “la tragedia che colpisce profondamente il cuore del vescovo, padre di una comunità che piange i morti sul lavoro, al di fuori degli inevitabili accertamenti sulle cause è senza dubbio il dolore che scaturisce dentro la dimensione del lavoro. Attraverso il lavoro l’uomo scopre la sua dignità e quindi maggiormente occorre che tutta la società abbia come orizzonte primario la sicurezza. Ai familiari delle vittime e dei feriti la mia preghiera e la mia vicinanza”.
19.40 I soccorritori hanno interrotto le operazioni di soccorso e bonifica che riprenderanno domani per estrarre dalle macerie la terza vittima. Valerio Paolelli, figlio del titolare Sergio rimasto ferito, Antonio Morsani e Antonello D’Ambrosio si trovavano in prossimità della casamatta esplosa.
20.58 Si è concluso il vertice a Palazzo di Città a Tagliacozzo dove insieme al Sindaco Maurizio Di Marco Testa i responsabili di protezione civile, vigili del fuoco e artificieri, hanno messo a punto il piano di lavoro per la giornata di domani che prevede anche la ricognizione delle abitazioni danneggiate soprattutto nella frazione di San Donato e i lavori di bonifica della zona che ancora non è messa definitivamente in sicurezza.