Avezzano. Avvocati mobilitati per salvare il tribunale puntano a un referendum e chiedono aiuto ai politici. Questo è avvenuto nell’assemblea di ieri in Tribunale a cui hanno preso parte i consiglieri regionali Giovanni D’Amico, Walter Di Bastiano, Emilio Iampieri, Giuseppe Di Pangrazio, Gino Milano e Luca Ricciuti oltre a numerosi sindaci del territorio. Erano inoltre presenti a l’onorevole Filippo Piccone, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco Gianni Di Pangrazio, e i consiglieri provinciali Armando Floris e Pasqualino Di Cristofaro.
Nel corso dell’incontro la proposta shock è arrivata dall’avvocato Antonio Milo che si è rivolto a tutti gli avvocati cassazionisti invitandoli a “riconsegnare la tessera e di astenersi dall’attività fino a quando il governo non darà risposte”.
Intanto i consiglieri regionali si sono impegnati a “sollecitare la convocazione di un consiglio sulla questione”. Ad affermarlo il presidente dell’ordine degli avvocati, Sandro Ranaldi. L’obiettivo è quello di “arrivare entro il 30 settembre a depositare alla Corte Costituzionale la richiesta di referendum. Sarà necessario”, ha dichiarato in assemblea “che altre quattro regioni facciano la stessa cosa”. Sulla proposta di Milo, il presidente dell’Ordine degli avvocati ha sottolineato che si tratta di “una decisione da valutare con attenzione, ma di certo non ci stancheremo mai di lottare perché abbiamo grande fiducia sul fato che questa scelta scellerata sarà scongiurata. Abbiamo chiesto ai politici di darsi effettivamente da fare”, ha aggiunto, “visto che entro il 13 settembre 2015 c’è la possibilità che qualche tribunale possa essere salvato e noi abbiamo tutti i requisiti”. Quello di Avezzano è il terzo tribunale d’Abruzzo che ora lavora a pieno organico e inoltre nel territorio gli episodi di criminalità in aumento. Un altro problema che ci sarebbe in caso di chiusura riguarda il tribunale dell’Aquila, in grosse difficoltà per quanto concerne le strutture che richiedono grossi investimenti.