Avezzano. Meno pressione fiscale per superare la crisi. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro avvenuto in concomitanza con la “giornata di mobilitazione nazionale delle PMI” che si è svolto negli uffici della Cna di Avezzano. Il vertice era tra i dirigenti dell’Associazione e i rappresentanti istituzionali e politici. Erano presenti fra gli altri l’onorevole Anna Paola Concia, consiglieri regionali, amministratori locali e molti imprenditori. Dopo il collegamento in streaming con l’evento nazionale di R.E.TE. Imprese Italia ed aver ascoltato l’intervento del Presidente nazionale, i presenti hanno dato vita ad un interessante dibattito, introdotto dal Presidente della CNA di Avezzano Franca Sanità, e seguito da numerosi interventi e culminato con l’approvazione del documento nazionale elaborato dalle Associazioni e sottoposto all’attenzione della Politica e delle Istituzioni del quale riportiamo, di seguito, una breve sintesi.
“Ridurre il peso del fisco scongiurando prima di tutto l’ulteriore scatto Iva, escludere dall’Imu gli immobili strumentali delle imprese, assicurare lo smobilizzo dei crediti nei confronti della P.A., avanti con le semplificazioni. Sul fronte del lavoro semplificare l’apprendistato, favorire il lavoro delle donne, Mezzogiorno e internazionalizzazione delle imprese. Sono questi alcuni dei punti contenuti in un’agenda che Rete Imprese Italia ha presentato oggi alle forze politiche. Nel dossier, illustrato dal presidente di turno Carlo Sangalli, al primo punto figura la riduzione della pressione fiscale (in particolare archiviazione Iva, razionalizzazione dell’Irpef, taglio dell’Irap, revisione della riscossione coattiva). Rilievo viene dato anche al nodo del credito alle imprese, oltre al proseguimento dell’azione di semplificazione e allo sviluppo del mercato del lavoro (lancio del nuovo apprendistato, sostegno al welfare contrattuale bilaterale, stop a solidarietà impropria tra i settori, con la revisione dei versamenti per l’indennità di malattia a carico di comparti, come commercio e artigianato, il cui tiraggio è basso). E ancora, necessità di investimenti in infrastrutture ed energia; nuove politiche industriali dei servizi; sostegno allo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese, sviluppo della leva turismo. La mobilitazione dell’organizzazione che conta 2,5 milioni di imprese e dà lavoro a 14 milioni di persone, coinvolge oggi 80 piazze in tutt’Italia. L’intervento di Sangalli è stato seguito da oltre 300 associazioni territoriali e più di 30mila imprenditori. “Oggi si alza in Italia la voce di centinaia di migliaia di imprese – ha detto Sangalli – per chiedere una svolta nella politica economica del Paese. Siamo qui per dirlo tutti insieme e a gran voce: senza impresa non c’é futuro, senza impresa non c’é salvezza dell’Italia”.