Capistrello. Il Via dice no all’ampliamento della discarica Trasolero, gli amministratori di Capistrello pronti a “proporre delle soluzioni alternative in linea con le normative del decreto Monti”. Ieri pomeriggio, durante la riunione periodica del comitato valutazione impatto ambientale, il primo cittadino di Capistrello, Antonino Lusi, presente all’Aquila insieme agli assessori Arnaldo Mariani (ambiente), Alessandro Croce (sociale) e Francesco Piacente (bilancio) ha chiesto di essere ascoltato in audizione sull’ampliamento di 180 metri cubi dell’impianto di Capistrello richiesto dalla Segen, società consortile, sulla base di un progetto nuovo e diverso da quello presentato nel 2008 dall’amministrazione Scatena. “La decisione del Via è stata adottata e comunicata in tempo reale”, hanno precisato gli amministratori, “subito dopo l’audizione del sindaco il quale ha spiegato ai tecnici che il progetto presentato non prendeva in considerazione alcuni aspetti fondamentali come la limitrofa area Sic (sito interesse comunitario) Monte Aurunzo per il quale l’amministrazione ha attivato come capofila tutte le procedure per l’elaborazione del piano di gestione e conservazione dell’habitat riuscendo ad ottenere finanziamenti regionali e l’accesso al Piano di sviluppo rurale, e per questo andava rivisto”. Dopo l’audizione del sindaco Lusi i tecnici del Via si sono riuniti e poi hanno deliberato esprimendo parere “non favorevole all’ampliamento della discarica Trasolero perché in contrasto con il Piano regionale paesistico”. La decisione del comitato di valutazione impatto ambientale di respingere il progetto di ampliamento dell’impianto di smaltimento rifiuti ha fatto tirare un respiro di sollievo agli amministratori di Capistrello che ora sono pronti a lavorare intensamente per trovare delle soluzioni idonee al territorio. “La decisione del Via boccia di fatto il progetto per l’ampliamento della discarica a cui l’amministrazione aveva proposto alcune osservazioni di merito”, ha dichiarato il sindaco Lusi, “una tale decisione ripropone con forza il tema rifiuti e la preoccupante mancanza di impianti sul territorio per lo smaltimento. Ci faremo ancora una volta promotori di una riflessione approfondita per il futuro della nostra società e per proporre soluzioni su base provinciale in linea con le innovazioni normative del decreto Monti”.