Pescina. L’Agea interviene sulla questione “Zootecnia a rischio” e sulla questione sollevata dall’allevatore Tiziano Iulianella
AGEA, per voce del direttore Fabio Vitale, chiarisce che “si afferma che “nella Pac, la Politica Agricola Comune, l’Europa e l’Italia hanno fatto un disastro. Non hanno di fatto tenuto conto del settore della zootecnia, soprattutto quella estensiva. Che è quella che tutela il territorio, l’ambiente, la biodiversità, l’ecosistema”. La realtà dei fatti non è questa: la nuova PAC 2023-2027 sulla zootecnia nel PSP non è stata decisa da questo governo – le logiche di definizione della Politica Agricola Comune hanno paternità diverse ma di certo non vedono coinvolta Agea, che – ricordo – è ente strumentale del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Inoltre, il PSP non prevede anticipi. L’Agenzia, invece, si è assunta la responsabilità di erogare gli anticipi con la circolare https://www.agea.gov.it/portale-apigw/documents/d/agea/agea-68775-16-9-24-a-opr_-circolare-du-2024-anticipi in deroga a quanto stabilito dalle norme unionali. Per correttezza di cronaca, evidenzio che l’EcoSchema 1 (pagamento per la riduzione dell’antimicrobico resistenza e per il Benessere Animale) stabilisce che le condizioni di ammissibilità matura al 31/12 dell’anno. Occorre pertanto avere i dati consolidati per procedere alle erogazioni”.
“Nel citato articolo”, ha continuato il direttore Vitale, “si sostiene inoltre che, “nonostante le circolari del Ministero dell’Agricoltura, in cui si legge che andrebbero pagati gli anticipi in autunno, i soldi non arrivano”. Strano, perché non mi risulta alcuna “circolare” emanata dal ministero che dica che per la zootecnia si debba pagare gli anticipi. E rimango abbastanza interdetto che, esperti del settore così come si definisce il vostro lettore, evidenzino tali lacune conoscitive e operative: il Ministero, peraltro, emana decreti e non circolari. A testimonianza di quanto fin qui detto, riassumo l’importo erogato da Agea nel mese di dicembre: 717.836.245,65 euro – distinti in 319.338.847,26 euro relativamente al totale SIGC; 398.497.398,39 euro relativamente al totale NO SIGC. Mi sembra del tutto strumentale tirare in ballo anche i nostri fornitori, a cui invece dobbiamo riconoscere un impegno costante per il superamento di difficoltà gestionali. Impegno che, ancora, rivendico per tutta l’Agenzia e che non può essere messo in discussione da un’unica voce fuori campo, che ha peraltro già dimostrato (mi riferisco ad analoghe invettive pubblicate nel 2022) di avere dimestichezza con l’online. Mi dispiace constatare che la polarizzazione del dibattito non riesca a riprendere fiato – o ne perda tanto – anche durante il periodo festivo”.
Zootecnia a rischio, Iulianella: “Politica inefficiente, l’Agea non è in grado di pagare”