Pescara. “L’Arap è pronta ad estendere le sue competenze anche nelle aree di insediamento industriale dei comuni ricompresi nelle Zone economiche speciali (Zes) abruzzesi, che potranno dunque essere anche loro protagoniste della creazione della filiera regionale dell’idrogeno verde”.
L’annuncio è stato fatto dal direttore generale dell’Arap, Antonio Morgante, nel corso del convegno internazionale che si è svolto all’Aurum di Pescara, “Energy for the future of industrial areas”, organizzato dall’Agenzia regionale nel ruolo di braccio operativo della Regione Abruzzo, con al centro le opportunità offerte dalla tecnologia dell’idrogeno verde, che consente di immagazzinare, stoccare e rendere fruibile l’energia prodotta da fotovoltaico, eolico e idroelettrico, con zero emissioni, e in prospettiva a prezzi competitivi per imprese e famiglie, anche alla luce dell’aumento del costo del gas e petrolio, e delle incertezze geopolitiche che incombono sulle forniture.
Presenza d’eccezione al convegno, i vertici del Dii Desert Energy, network pubblico-privato di dimensioni planetarie sul fronte delle energie rinnovabili, in particolare nelle regioni del Nord Africa e Medio Oriente, composto da oltre 50 imprese e organizzazioni di 25 Paesi e del cui board Arap è diventato membro a seguito della missione di Dubai di inizio marzo.
Tra i relatori Mauro Miccio, il commissario di governo per la Zes Abruzzo, che ha confermato che a breve sarà sottoscritta una convenzione con Arap, che potrà dispiegare le sue competenze e compiti anche nelle aree industriali dei 37 comuni abruzzesi che sono stati ricompresi nelle Zone economiche speciali, istituite dal decreto legge 91 del giugno 2017, all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di importanti semplificazioni amministrative.
“L’accordo con Arap – spiega Miccio – aprirà anche alla possibilità di sviluppare progetti sul fronte della riconversione energetica, compresa la filiera dell’idrogeno verde”. Precisando che “le Zone economiche speciali consentono una serie di vantaggi, ma sono esclusi i benefici fiscali per le imprese che producono e distribuiscono energia, godendo già di altre provvidenze. Benefici comunque garantiti per quelle imprese che intendono operare nel settore della componentistica utile all’idrogeno verde, una tecnologia che ha bisogno di essere sperimentata e messa a punto, ma che vede già molti e importanti progetti in campo, ed è promettente soprattutto nel settore dei trasporti”.
Ha dunque spiegato Morgante: “in ogni caso nelle aree Zes, le imprese che producono e distribuiscono energia, compresa quella afferente all’idrogeno potranno godere della semplificazione burocratica e amministrativa. L’accordo che presto sarà formalizzato poi sarà fondamentale per estendere l’ambito di applicazione delle opportunità che si apriranno in virtù della manifestazione di interesse che Arap ha già inoltrato al Ministero della Transizione ecologica per individuare aree industriali dismesse per la produzione di idrogeno green con la possibilità di accedere a finanziamenti”.
Al convegno “Energy for the future of industrial areas”, moderato dallo stesso Morgante, hanno preso parte, davanti ad una platea gremita di imprenditori e operatori del settore, oltre a Miccio, il presidente e ceo di Dii Desert Energy, rispettivamente Paul Van Son e Cornelius Matthes, il cofondatore e presidente di Five Hydrogen, Pierre Etienn Franc, il presidente della Regione, Marco Marsilio, in video-collegamento, l’assessore regionale con delega all’Energia, Nicola Campitelli, il presidente di Arap, Giuseppe Savini, il presidente di Confindustria regionale, Marco Fracassi, il direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, il manager della Walter Tosto, Bora Aydin, l’ad di Sangritana, Alberto Amoroso. I saluti iniziali sono stati del sindaco di Pescara, Carlo Masci, e del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
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