Gioia dei Marsi. “La decisione di concludere la gara ci sembra irrazionale anche perchè ci sono fondati dubbi circa il rispetto dei termini di legge”. Questa la motivazione che ha spinto il Wwf a diffidare l’Aciam ad appaltare i lavori per la costruzione dell’impianto consortile di Gioia dei Marsi. Secondo il presidente regionale dell’associazione ambientalista, Camilla Crisante: “la decisione di aprire le buste è foriera di potenziali gravi danni. Si rimarca, infatti, che a seguito dell’aggiudicazione, la ditta prescelta acquisterà una posizione di affidamento e di aspettativa consolidate, che non potrà più essere negate o annullata: cosa succederà se l’A.l.A. verrà annullata? Chi risponderebbe dei danni che l’impresa aggiudicataria ritenesse di lamentare?”. Da qui la diffida del Wwf: “dal volere aggiudicare i lavori di costruzione della discarica”, che, stando a quanto detto dall’amministratore delegato dell’Aciam, Alberto Torelli, dovrebbero essere appaltati entro 35 giorni dall’apertura delle buste e conclusi entro 180.