Tagliacozzo. Voto alzato a due studenti da parte del collegio dei docenti, l’insegnante non ci sta e denuncia la decisione ai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo. E’ accaduto in un scuola media dove due studenti avevano preso 2 e 3 sul registro ma sulla pagella hanno ottenuto entrambi 4. Secondo il collegio, con voti così bassi, sarebbe stata apportata per non ledere la dignità degli studenti. Fare scena muta davanti al professore durante l’interrogazione, oppure lasciare il foglio bianco al compito in classe faceva quasi sempre scattare una pesante insufficienza sulla pagella. Ora le cose cambiano e molte scuole hanno ritenuto opportuno abolire i voti fino al 3, facendo cominciare la valutazione dal 4. Questo atteggiamento, sulla linea di un luogo comune e di una tendenza che non ha alcuna corrispondenza da un punto di vista normativo, e che servirebbe a evitare una grossa umiliazione per lo studente, non è andato però giù all’insegnate di una scuola media che, contro tutto il resto del collegio studenti, preside in primis, ha ritenuto questo modo di fare una vera ingiustizia nei confronti di chi, si fa per dire, il quattro se lo era guadagnato. E certo, perché qualche studente che davanti all’insegnante qualcosa di buono l’aveva pure detta, si è visto equiparato a chi all’interrogazione non ci era proprio andato, oppure non era riuscito a spiccicare una parola. Sicuramente da 3 a 4 la sostanza non cambia, e neanche da 2, però per lo zelante professore questo atto di abuso da parte dei suoi colleghi sui voti da lui assegnati agli studenti non è andato giù. «Si tratta di un illecito», ha detto ai carabinieri quando è andato a presentare la denuncia, non si possono cambiare i voti a piacimento solo per non umiliare lo studente che quel voto se lo era meritato». Per l’insegnante, di cui non viene pubblicato il nome per non violare la privacy dei minori coinvolti, si tratta di un abuso anche perché «sul registro c’è un voto che non corrisponde a quello sulla pagella». Durante la riunione del collegio dei docenti ha provato a far valere la sua posizione, chiedendo che il voto a due studenti, una ragazza e un ragazzo, non venisse modificato arbitrariamente contro il suo volere, ma non c’è stato niente da fare. ora sarà la magistratura a decidere se il provvedimento era lecito o meno.