Avezzano. Si è conclusa la vicenda che vedeva coinvolti due braccianti agricoli, F.I., 58 anni di Avezzano, e F.S., 70 anni di Luco dei Marsi, proprietari ed utilizzatori di due terreni agricoli confinanti tra loro all’interno della piana del Fucino e più precisamente a strada 11. Il fatto risale verso la fine del mese di ottobre 2013 quando, durante una normale giornata di lavoro su appezzamenti di terreno confinanti, il F.S. nello svolgere la propria attività, urtava pesantemente il macchinario del F.I., provocando dei vistosi danni al mezzo di questi, ma, noncurante, non si fermava neanche per controllare l’ingenza del danno arrecato, ma continuava serenamente a lavorare il proprio terreno. Il F.I., sceso immediatamente dal proprio trattore, aveva a chiedere chiarimenti al F.S. di andare a constatare il danno appena arrecatogli, ma il F.S., noncurante dell’accaduto, continuava tranquillamente a lavorare, ignorando totalmente le parole del F.I.. Inutile dire che subito gli animi si alteravano, cominciavano a volare insulti e minacce da entrambe le parti, fino ad arrivare ben presto ad una presunta aggressione, conclusasi con qualche livido da entrambe le parti. Alla vicenda non era presente nessun testimone ed il F.S.., soggetto nonostante l’età notoriamente litigioso, oltre ad aver provocato il danno al macchinario agricolo del confinante, decise a fronte del certificato medico rilasciato dal pronto soccorso dell’Ospedale di Avezzano di denunciarlo per lesioni personali, ingiurie e minacce, costituendosi sin anche parte civile. Dopo svariate udienze dinanzi al Giudice del Tribunale di Avezzano e dopo lo stralcio per intervenuta depenalizzazione del capo di imputazione relativo all’ingiuria, l’imputato, difeso e rappresentato dall’avvocato Roberto Verdecchia del foro di Avezzano, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” in relazione a tutti i reati a lui ascritti, ossia alle lesioni personali e minacce, per cui l’attuale imputato si è riservato la denuncia per calunnia nei confronti della presunta vittima dei fatti.