Avezzano. Vive per sette anni con garza nell’addome dimenticata dopo un intervento all’ospedale di Avezzano. Una serie di infezioni avevano messo in crisi la paziente che alla fine è riuscita a capire da che cosa dipendevano. Ora chiederà un risarcimento. La garza, secondo i legali della donna, avrebbe impedito di portare a termine anche la seconda gravidanza. Il clamoroso episodio, riportato questa mattina dalla colonne del Centro, ha suscitato in città grande stupore in un momento in cui la sanità marsicana non sta vivendo il periodo migliore. Una dettagliata denuncia è stata presentata da una casalinga di 42 marsicana. Il presunto caso di malasanità, stando a quanto riportato nell’esposto, è avvenuto nel 2005. Tutto sarebbe avvenuto dopo una laparoscopia. I medici dovevano rimuovere delle aderenze pelvi che. Un’operazione semplice che per la donna, ignara, si è trasformato in un incubo. Dopo qualche tempo, infatti, la donna e stata dimessa ma sono comparsi i primi sintomi con dolori sempre più frequenti che hanno portato la casalinga ad anni di pellegrinaggi fra strutture mediche e pronto soccorso vari. Fino al 2012 quando è approdata all’ospedale San Giovanni di Roma. Qui il primario Carlo Eugenio Vitelli, specializzato in chirurgia generale e oncologica, ha disposto una serie di analisi e altri accertamenti. Da uno degli esami è comparso un corpo estraneo nell’addome della paziente. Così nell’autunno dell’anno scorso la casalinga è stata sottoposta a un nuovo intervento chirurgico a Roma. I medici hanno scoperto che la donna aveva nell’addome una garza sterile di cinque centimetri. I medici sono stati co stretti ad asportare un tratto di intestino danneggiato. Ora si cerca di ricostruire cosa fosse accaduto sette anni fa e le responsabilità e al riguardo è stata richiesta una perizia dai legali della donna.