Avezzano. Alberi caduti, siepi che sconfinano il muro di cinta, coperture in eternit rotte e sporco ovunque. Si presenta così oggi il vivaio forestale regionale di via Sandro Pertini. Con la riacquisizione del bene regionale è passato definitivamente al patrimonio comunale grazie a un lungo lavoro di mediazione portato avanti dalla giunta De Angelis e in particolare dall’assessore all’Ambiente, Crescenzo Presutti.
Di idee sul tavolo ce n’erano tante e la struttura, che si trova vicino al vecchio cimitero di Avezzano da tempo in abbandono, doveva diventare un punto di riferimento per il territorio. A oggi, invece, quello che rimane è solo un ammasso di alberi, piante ed edifici pericolanti che rappresentano un vero e proprio problema per l’igiene della città. Il grande cancello che affaccia su via Pertini è chiuso ma dalle fessure si può intravedere già la situazione interna.
“Questo è non solo un simbolo di degrado ma anche il simbolo del fallimento di una classe dirigente che non è riuscita a portare avanti nessun progetto per questa importante realtà”, ha commentato Augusto Di Bastiano, responsabile del centro giuridico del consumatore, “il vivaio forestale regionale è ormai abbandonato a se stesso. Basta guardare dentro per capire come stanno le cosa. Gli alberi sono caduti e nessuno è intervenuto per metterli in sicurezza, la siepe ha ormai invaso il marciapiede e rappresenta un pericoloso per l’igiene e per la sicurezza dei cittadini.
I cancelli sono sbarrati, nessuno più può entrare e visitarlo”. Il disegno studiato per il vivaio forestale era stato delineato da Presutti che stava lavorando per realizzarlo. Voleva infatti creare un mini laboratorio e un piccolo centro per lo studio e la ricerca nel settore. Una sorta di tavolo di all’aperto dove approfondire alcune tematiche importanti come i cambiamenti climatici, ma anche le problematiche relative ai dissesti idrogeologici e quelle più specifiche sull’ambiente.
“Tutti i progetti con la fine dell’amministrazione De Angelis sono stati bloccati”, ha concluso Di Bastiano, “e ora qui al vivaio è nato anche un altro problema: l’eternit. Ci sono infatti delle coperture frantumate che rappresentano una vera e propria bomba ecologica, bisogna intervenire e subito per rimuoverlo e mettere in sicurezza l’area”.