Avezzano. Ha suscitato clamore e preoccupazione la segnalazione di un vitellino a passeggio per le vie della città, con diversi cittadini che hanno espresso le loro perplessità sui social e alla stampa locale. Sull’episodio è intervenuto il Cospa Abruzzo, attraverso il suo rappresentante Dino Rossi, che ha criticato la reazione all’accaduto, evidenziando come il rapporto tra uomo e animali sia cambiato radicalmente nel tempo.
“Un tempo le mucche e gli altri animali domestici vivevano in simbiosi con l’uomo, condividendo lo stesso tetto. Oggi un vitello che bruca l’erba in un giardino crea allarmismo, mentre se un cervo passeggia su un davanzale o un lupo attacca un cane da compagnia, nessuno si stupisce”, ha dichiarato Rossi, sottolineando come il modo di pensare sia mutato con l’industrializzazione e la modernizzazione del settore alimentare.
Il rappresentante del Cospa Abruzzo ha poi evidenziato come un tempo gli animali fossero parte integrante della vita quotidiana, utilizzati per il trasporto e la produzione di latte fresco. “Le mucche passavano persino dalla cucina per accedere al ricovero e il loro latte veniva dato direttamente ai bambini senza bisogno di bollirlo”, ha ricordato Rossi, facendo un paragone con il presente, in cui gli approvvigionamenti avvengono attraverso la grande distribuzione e il cibo arriva sugli scaffali dei supermercati grazie ai Tir che percorrono tutta Europa.
Infine, una stoccata alle istituzioni europee, che oggi considerano le mucche come una fonte di inquinamento. “In passato nel Fucino e in Abruzzo c’erano più mucche e pecore che abitanti. Oggi si parla di emissioni nocive, ma si ignora il ruolo fondamentale che questi animali hanno avuto nella nostra storia e nella nostra cultura” ha concluso Rossi.