Avezzano. Si parlerà di “Giulia la bella” martedì 14 novembre, alle ore 17, nella Sala Irti, del complesso dell’ex scuola Montessori, ad Avezzano, e sarà un viaggio affascinante nella storia di Giulia Farnese, che ha segnato un’epoca, e nei fasti del tardo Rinascimento, contraddistinto da una concrezione inscindibile di paganesimo della classicità e cristianesimo in piena crisi di valori.
L’occasione è data dalla presentazione del libro, edito da Bompiani, “Vita di Giulia Farnese” di Gianfranco Formichetti, insegnante e giornalista, per molti anni assessore alla cultura del Comune di Rieti, collaboratore con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, autore di vari saggi e biografie tra le quali quelle di Tommaso Campanella, Caravaggio, Antonio Vivaldi.
Gianfranco Formichetti sarà accompagnato, nel viaggio immaginifico descritto nel libro, caratterizzato da una diligente meticolosità nella ricerca storica e da una singolare destrezza nel tracciare un profilo di donna straordinaria protagonista del suo tempo, da Emma Pomilio, Gabriella Martignetti e Pasquale Simone, con il coordinamento di Luisa Novorio.
Organizzato dalla Pro Loco e patrocinato dal Comune di Avezzano, l’incontro è stato prospettato e fortemente voluto dal Gruppo di “Amiche e Amici di come leggere l’opera d’arte”.
Gli intrighi e i giochi di palazzo, il potere sfrenato e la lussuria irrefrenabile di papi, principi e casate in lotta fra di loro per l’accumulo di ricchezze e onori, fanno da sfondo alla rassegna di una figura di donna, che, al pari dell’amica Lucrezia Borgia, ha saputo interpretare in maniera intrigante il suo tempo fatto, come scrive Francesco Guicciardini a proposito di Alessandro VI, amante di Giulia, di “costumi oscenissimi” nella cui pratica era rilevabile “non vergogna, non fede, non religione”.