Avezzano. Accesso dei visitatori ed accompagnatori dei pazienti negli ospedali affidati ai responsabili dei reparti, scatta la protesta della Nursind dell’Aquila.
“Prendiamo atto con sgomento”, si legge in una nota a firma del segretario provinciale Antonio Santilli, “della direttiva della direzione generale della Asl1 Abruzzo, prot. n. 229423 del 20 ottobre, a mezzo della quale, dettando disposizioni per la disciplina dell’accesso di visitatori ed accompagnatori di pazienti alle strutture ospedaliere, ha demandato ai responsabili dei singoli reparti la gestione degli afflussi e una molteplicità di adempimenti in gran parte di natura burocratica”.
“In conseguenza di tale disposizione i dirigenti sanitari”, spiega, “hanno affidato questi compiti agli infermieri che in tal modo vengono sottratti alle funzioni di natura assistenziale, già assolte in condizioni di gravissima difficoltà stante la ben nota carenza della dotazione organica, e conseguentemente provoca, oltre ad una significativa caduta dei livelli assistenziali, già oggi deficitari, illegittimo demansionamento degli stessi”.
“L’abnormità di tale situazione”, denunciata dalla rappresentanza sindacale, “comporterà”, precisa, “ove non diversamente risolta, l’avvio di una vertenza sindacale innanzi alla Prefettura dell’Aquila, anche affinché si smetta una volta per tutte di considerare, quella dei dottori in infermieristica, una categoria subalterna e sussidiaria, e non quella che effettivamente è: una categoria di professionisti che hanno conseguito un diploma universitario di laurea a seguito di un ciclo formativo di ben 5 anni (laurea triennale e laurea magistrale) e che sono obbligatoriamente iscritti ad un ordine professionale, come quello dei medici, degli ingegneri e degli avvocati”.
“Questa segreteria auspica che anche il Consiglio dell’Ordine degli Infermieri”, conclude Santilli, “voglia prendere posizione a tutela della stessa dignità professionale della categoria”.