Tagliacozzo. Giovedì 7 agosto, il chiostro di San Francesco a Tagliacozzo si trasformerà in salotto per il cenacolo di poeti e musicisti. Con il Festival Internazionale di Mezza Estate e l’Accademia Adalo Donata D’Annunzio Lombardi, ci si calerà nelle atmosfere Belle Époque tra melodie e versi di eccelsa fattura.
Continua senza sosta, con un appuntamento dopo l’altro, la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in pieno svolgimento a Tagliacozzo, per condurre l’eterogeneo pubblico dei concerti nei diversi mondi che vanno a comporre l’universo estetico della direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché del sindaco Vincenzo Giovagnorio. Incroci sonori di un cartellone prestigioso, realizzato grazie al Ministero della Cultura, alla Regione Abruzzo, al Comune di Tagliacozzo e alla sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra, e l’Accademia musicale di alto perfezionamento vocale “Daltrocanto”, diretta da Donata D’Annunzio Lombardi, e con lo storico sostegno della Banca del Fucino.
La serata del 7 agosto avrà un importante preludio nel Cortile d’Arme del Palazzo Ducale, alle ore 18, con la presentazione del libro Il segreto è l’abbandono – la via mistica dell’affidamento a Dio, il nuovo lavoro di fra Emiliano Antenucci, nato dall’esperienza personale e pastorale, pubblicato da Edizioni San Paolo. Un’opera che offre una riflessione profonda sul significato dell’abbandonarsi a Dio nella vita quotidiana: abbandonarsi a Dio significa perdere il controllo, lasciare andare il bisogno di dominio sulla propria vita e sugli altri, aprendosi completamente alla volontà divina. Di questo “venir meno”, di dantesca memoria, ne parlerà Fabio Ciciotti con l’autore.
Restiamo in ambito mistico per la celebrazione degli 800 anni del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, del quale discuteranno Pietro Guida e Laura Micalizio. Il Cantico, prima poesia in lingua italiana, cederà il testimone nel chiostro di San Francesco, alle ore 21:15, alla poesia in musica di Paolo Tosti. Donata D’Annunzio Lombardi presenterà un progetto originale, creato per il Festival Internazionale di Mezza Estate, Visioni all’alba del Novecento, uno spettacolo tra musica e poesia dedicato al grande compositore che influenzò molta della musica creata in quel periodo. Basti pensare all’amicizia con Giacomo Puccini, riconoscibile nell’incipit di Manon o nel viaggio in Inghilterra dei due, che portò alla visione di Madame Chrysanthème e, quindi, alla composizione di Madama Butterfly.
Il programma si articolerà su titoli nati da una ricerca della stessa Donata D’Annunzio Lombardi, premio Tosti, presso l’Istituto Tostiano di Ortona, in collaborazione con l’Accademia Adalo da lei presieduta. Oltre 500 romanze nacquero dal sodalizio tra Tosti e Gabriele D’Annunzio, frutto non solo di una duratura amicizia, ma anche di un lungo e proficuo legame artistico dal 1880 al 1916. Con le sue romanze, Tosti raggiunse in vita un’enorme fama, non solo nei salotti europei, ma anche nei borghi italiani, dove le principali melodie del compositore — grazie alla loro immediatezza e, in alcuni casi, all’ispirazione popolare o persino agreste — si diffusero con facilità. Musica di disarmante eleganza, nonostante l’economia dei mezzi impiegati, che, quando trova interpreti di valore, diventa puro charme, simbolo di un’intera epoca.
Un rapporto di amicizia e un’alchimia artistica tra paroliere e compositore, favorita anche dalla naturale predisposizione del Vate alla musicalità della parola, evidente poi nella sua produzione letteraria successiva, dove la parola si fa spesso suono. Sono pagine, quelle della collaborazione tra Tosti e D’Annunzio, in cui si alternano languore, sensualità, pene d’amore, malinconia, sofferenza, amarezza e dolcezza. Le stesse parole di D’Annunzio sulla Tribuna del 1888 ricordano quel binomio artistico strettissimo con l’amico compositore: “Paolo Tosti, quando era in vena, faceva musica per ore e ore, senza stancarsi, obliandosi d’innanzi al pianoforte, talvolta improvvisando, con una foga e con una felicità d’ispirazione veramente singolare… La musica ci aveva chiusi in un circolo magico. Dopo due mesi di quella consuetudine, le nostre sensazioni erano così affinate, che ogni urto della vita esteriore ci affliggeva e ci turbava”.
Da Non t’amo più a Visione, da Se tu non torni alla celeberrima Ideale, fino a Pour un baiser, Malia, senza dimenticare Sogno, ’A vucchella, Chitarrata abruzzese e Marechiare. A cantare il florilegio di romanze saranno i soprani Ginevra Gentile, Rosanna Lo Greco e Simona Ritoli, il mezzosoprano Daniela Esposito e i tenori Lorenzo Martelli e Yu Ding, con il mezzosoprano Annunziata Vestri che presterà la sua voce quale narratrice e declamatrice di testi e poesie di altri poeti dell’epoca. Non mancherà il cameo della Maestra Donata D’Annunzio, che si esibirà con il baritono Luca Bruno, mentre al pianoforte siederà Isabella Crisante. Il fascino della melodia è innegabile nella sua elegante semplicità poetica, capace di calare il pubblico nelle atmosfere Belle Époque, tra scambi di musica e poesia.
Prossimo appuntamento: Un sax sopra le righe — venerdì 8 agosto, sempre nel chiostro di San Francesco — vedrà protagonista Federico Mondelci, immaginato in tripla veste di sassofonista alto, soprano e direttore, alla guida dell’Orchestra dell’ISA, per eseguire pagine da West Side Story di Leonard Bernstein e rendere omaggio a Nino Rota ed Ennio Morricone.