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Violenza sulle donne, il messaggio di Bler Selmanaj: “Combattete per essere libere”

Magda Tirabassi di Magda Tirabassi
25 Novembre 2020
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Marsica. Sette anni fa la morte di sua madre e di sua sorella tagliarono la tranquillità della Marsica, tingendola del rosso del sangue di un femminicidio.

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Ogni anno un ricordo per le due donne uccise a colpi di pistola, nel parcheggio di un supermercato di Pescina, viene pubblicato dai figli, che continuano a coinvivere con il dolore della perdita, sulle bacheche Facebook. In particolare, a scrivere è Bler.

Quella notte di ottobre del 2013, una nube di dolore scese non solo su chiunque avesse conosciuto Fatime e sua figlia Senada, ma scese per un’intera comunità, una di quelle che vede sempre “lontane” certe cose e che poi invece all’improvviso se le ritrova nella porta di fianco a quella della propria casa.

E fa male, non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni.

Fatime e Senade, donne gentili, belle, grandi lavoratrici e combattenti. Donne emancipate. Donne libere.

Oggi ci sono loro: i figli rimasti, Fatlind, Bler, Fetah e Resmije che sono diventati loro stessi simbolo della lotta contro la violenza alla donne. Per la loro forza, la loro tenacia e la loro voglia di vivere che onora così la memoria di una madre uccisa insieme a sua figlia, dopo poche ore dall’uscita dal lavoro al lavaggio degli ortaggi, nel Fucino.

Alcuni di loro si sono sposati, altri hanno studiato e hanno conseguito risultati, alcuni sono diventati genitori. La loro vita va avanti e i loro continui ricordi condivisi sui social provano a curare le ferite che tante donne portano ancora addosso.

Il messaggio di Bler oggi su Facebook:

In questo giorno così importante non posso far altro che ricordare la memoria di MAMMA e SENADA!
Una di quelle panchine rosse, di quelle targhe appese in un luogo importante per sensibilizzare, una di quelle tracce indelebili sull’asfalto è proprio la loro…erano grandi guerriere!
La storia ci insegna che non si ottiene niente senza combattere.
Purtroppo loro non ce l’hanno fatta però non si deve mai scordare il loro gesto e quello di tante altre povere donne che volevano solo essere libere!
STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!!

Tags: femminicidio selmanaj
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