Avezzano. Ci sarebbe una vendetta scaturita dalla gelosia di lei alla base della denuncia che ha portato all’arresto di un giovane marocchino di 28 anni, R.E.B. E’ la posizione dello straniero accusato di violenza sessuale nei confronti della fidanzata e attualmente rinchiuso nel carcere di Avezzano. Gli indizi e la ricostruzione dei fatti, oltre alla presenza di un precedente, incastrerebbero però lo straniero. Le indagini sono state svolte dalla squadra anticrimine e dal settore Controllo del territorio dopo la denuncia presentata dalla ragazza marocchina. Ha chiesto l’intervento della squadra volante sostenendo di aver subito una violenza sessuale durante la notte. Il fidanzato, inoltre, era già stato denunciato precedentemente dalla fidanzata per un episodio di maltrattamenti in famiglia avvenuto all’inizio del 2015. A quel punto il pubblico ministero, Vincenzo Barbieri, titolare dell’inchiesta, ha disposto il fermo del 28enne eseguito dagli agenti del commissariato, coordinati dal vicequestore aggiunto Paolo Gennaccaro. In attesa dell’udienza di convalida, che si terrà questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, si difende sostenendo essere stato lui a lasciare la fidanzata. Lei avrebbe avuto una reazione di gelosia nei confronti della nuova compagna del marocchino, una connazionale conosciuta a capodanno e con la quale avrebbe iniziato a intrattenere una relazione contrastata dalla ex. Per tale motivo, sempre secondo l’accusato, lei si sarebbe vendicata inventando la storia dello stupro. Questa versione, però, non reggerebbe proprio alla luce delle prove fornite dalla ragazza.