Avezzano. Violenza sessuale nel dormitorio dopo averla drogata. Con questa accusa un marocchino era stato condannato a otto anni di reclusione per aver stuprato tutta la notte una ragazza di Avezzano nella palestra abbandonata dello Scientifico. Ora è stato stata assolto perché il fatto non sussiste dopo due anni e mezzo di processo e dopo una condanna a otto anni in primo grado.
La sentenza è stata ribaltata dalla Corte d’Appello dell’Aquila che aveva ritenuto “assolutamente necessario, ai fini della decisione, procedere a un nuovo esame della persona offesa, oltre che all’acquisizione del fascicolo fotografico mostrato alla ragazza durante le indagini”. Quindi la ragazza era stata risentita nelle scorse settimane dagli agenti del commissariato di Avezzano.
Il fatto era avvenuto a marzo del 2017 e aveva fatto molto scalpore in città. Il presunto stupratore era stato condannato in primo grado per aver drogato, picchiato e violentato la ragazza di Avezzano. La sentenza del tribunale di Avezzano era stata emessa nei confronti di Ghettas Yassine, 28 anni, marocchino pregiudicato residente in città.
Quella notte, secondo l’accusa, il marocchino avrebbe offerto una dose di crack da fumare alla giovane avezzanese di 30 anni con alle spalle problemi di tossicodipendenza per farla entrare nel cantiere della palestra che si trova accanto al Liceo scientifico, un luogo che in passato era stato usato per lo spaccio o come dormitorio.
Secondo l’accusa, sotto la minaccia di una lametta, la giovane aveva tentato di ribellarsi ma Yassine l’aveva colpita ripetutamente con calci e pugni, fino a stordirla, per poi abusarne sessualmente, facendola finire in ospedale con una prognosi di dieci giorni e con lesioni alla testa e all’orecchio. Il mattino seguente, dopo una notte da incubo, non era rientrata nella casa di accoglienza e si era rivolta ad alcuni familiari, raccontando quanto le era capitato per poi rivolgersi alla polizia.
Per i difensori, gli avvocati Luca e Pasquale Motta, “la Corte d’appello con questa assoluzione ha ridato non solo la libertà ma anche la dignità di uomo a un innocente”. Lo straniero è stato condannato a due anni di reclusione per aver ferito la ragazza a un orecchio.