Avezzano. Sono accusati di violenza sessuale nei confronti di due ragazze e tre ragazzi avvicinati e palpeggiati fingendosi carabinieri. Sotto accusa Kamal El Mannani, residente ad Avezzano e Houssem El Hibari, residente a Pescina, entrambi 22enni di origine marocchina. Sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Avezzano per rispondere di violenza sessuale. Sono infatti accusati di aver aggredito il gruppo . Gli avrebbero messo le mani addosso e palpeggiato le parti intime. Di fronte al rifiuto delle ragazze i due hanno estratto anche un coltello che poi è stato utilizzato per squarciare la gomma della loro auto.
I fatti risalgono alla sera del 7 maggio dello scorso anno. I due erano appena usciti da un noto locale di Cappelle dei Marsi, quando hanno avvicinato un gruppo di giovani studenti avezzanesi che si stavano intrattenendo nel vicino parcheggio. Con fare concitato El Mannani ed El Hibari hanno annunciato che poco prima nel locale qualcuno aveva rubato i loro cellulari e quindi dovevano sottoporli tutti a perquisizione. Per intimidire i ragazzi, El Mannani si è addirittura qualificato come carabiniere, mentre El Hibari si è vantato di essere stato in carcere, mostrando nel contempo una ferita da taglio al fianco sinistro, facendo intendere di non aver problemi a usare il coltello.
A quel punto, i mal capitati, per evitare che la situazione degenerasse, hanno acconsentito a sottoporsi alla perquisizione. Le ragazze hanno svuotato le borsette, mentre i ragazzi si sono fatti perquisire sulla propria persona. È in questa fase che si è consumato il reato più grave: El Mannani ed El Hibari, infatti, non si sono limitati a perquisire i ragazzi, ma li hanno insistentemente palpeggiati nelle parti intime, tanto da provocare la reazione di uno di essi. I due si sono poi avvicinati alle ragazze col chiaro intento di ripetere il gesto su di loro, ma queste hanno opposto un deciso rifiuto, respingendoli fisicamente.
Per questo motivo a El Mannani ed El Hibari, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, viene contestato il reato di violenza sessuale di gruppo in danno dei ragazzi e il tentativo dello stesso reato nei confronti delle ragazze, oltre che il reato di violenza privata per averli sottoposti a perquisizione sotto minaccia. Ma ai due sono stati contestati anche i reati di porto abusivo di armi e danneggiamento.