Avezzano. Il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana furono stuprate e uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche, per ordine del dittatore Rafael Leònidas Trujillo. Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal. Nel 1991 il Center for Global Leadership of Women (CWGL) avviò la campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, proponendo attività dal 25 novembre al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani.
Nel 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane. Oggi 25 novembre 2020, l’associazione Presenza Femminista apre il ciclo di incontri dedicato allo studio della Convenzione di Istanbul: Parole, luoghi, educazione, cultura e leggi. Un cammino che non vuole essere esaustivo ma di stimolo, durante il quale ognuno di questi temi verrà affrontato in una diversa giornata, attraverso la voce di ospiti eccellenti in grado di leggere il fenomeno della violenza di genere da angolazioni e prospettive diverse attraverso la lente della Convenzione europea.
Scambio di esperienze, condivisione di ideali, utilizzo di diverse prospettive di ricerca, in altre parole ‘fare rete’ con quanti condividano l’obiettivo di una educazione reale all’uguaglianza di genere. Il primo incontro (oggi 25 novembre) avrà come ospite Fabrice Olivier Dubosc, psicologo e psicoterapeuta, studioso di impostazione post coloniale, autore di libri tra i quali ricordiamo ‘Lessico della crisi e del possibile: cento lemmi per praticare il presente’ e ‘Sognare la terra. Il troll nell’antropocene’. Con lui si affronterà il tema delle Parole con cui costruiamo il mondo, partendo dall’idea che non esiste neutralità nella lingua, che è riflesso della cultura. Cercheremo insieme di visualizzare come dare rinnovato senso a vecchie parole e come costruirne di nuove.
Il 2 dicembre Graziella Priulla, sociologa e saggista, interverrà per raccontare come dalle parole e dal loro uso sia possibile costruire un percorso che sia culturale ed educativo: insegnare a pensare nuovi schemi e dare nuove categorie per interpretare il mondo, riconoscere fenomeni come il sessimo, il linguaggio tossico e cultura dello stupro, approfondendo quindi i temi legati ai motivi che hanno reso necessaria la stesura della Convenzione.
Con Daniela Senese della Casa delle Donne Marsica e Michela Leone della APS Donn’è si parlerà, il 9 dicembre, dei luoghi dove le donne vittime di violenza trovano rifugio e protezione, delle istituzione e di tutte quelle realtà che attivamente si spendono sui territori e di tutte le persone che in questi luoghi operano e agiscono facendo cultura, promozione, prevenzione.
A chiudere il ciclo di incontri il 15 dicembre, interverrà Angelo Schillaci- professore associato di Diritto pubblico comparato de La Sapienza di Roma nonché attivista per i diritti civili – che racconterà il modo in cui le leggi della Convenzione sono state scritte e pensate per riflettere al meglio i valori e gli ideali che le hanno ispirate. Per partecipare a queste giornate basterà collegarsi alle 18.00 per la diretta on line sulla pagina Facebook della Associazione Presenza Femminista: https://www.facebook.com/presenzafemminista