Carsoli. Il collettivo FuoriGenere interviene sul caso di violenza avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Carsoli sul quale si è innescata una diatriba politica. “Ancora una volta una giovane donna è stata testimone della bestialità di un uomo, di più uomini”, hanno spiegato, “questa volta un orrore accaduto a pochi chilometri dalla nostra città, nel comune aquilano di Carsoli, la notte dello scorso 31 ottobre.
Ancora una volta assistiamo, stanche e arrabbiate, ai teatrini dei giornali e alle pompose dichiarazioni di uomini e donne che di politica mangiano e di strumentalizzazioni fanno spesso incetta. Non esultiamo per la comune indignazione di cariche pubbliche e media, è fin troppo naturale che ci sia, ma ci aspettiamo solo che questi guizzi di rabbia e sdegno non si interrompano all’indomani dell’inizio del processo e che, chi oggi si sbraccia al fianco della donna violentata, sia presente durante tutte le udienze, difficili e faticose, che accompagnano un processo per stupro (se e quando la giovane donna deciderà di denunciare i suoi gli stupratori).
Con la nostra più forte solidarietà e sorellanza vogliamo essere presenti e pronte a non lasciare sola nessuna di noi che ne abbia bisogno, dentro e fuori dai tribunali. Siamo al tuo fianco, quale che sia la tua scelta. E ci saremo se l’arringa dell’avvocato difensore avrà l’unico scopo di screditare, umiliare e ledere la dignità della donna, ancora una volta. Ci saremo perché abbiamo la volontà di cambiare questa società sessista e maschilista e fino allo sfinimento manterremo la nostra posizione che non arretrerà di un passo. Sempre contro la violenza maschile e questa cultura che la alimenta. Noi siamo con te”.