Avezzano. Condannato a 6 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di aver perseguitato una delle sue due mogli, che aveva deciso di lasciarlo, e di aver abusato di lei. E’ quanto stabilito dal collegio del tribunale di Avezzano presieduto dal giudice Daria Lombardi nei confronti di un marocchino di religione musulmana, M.M., 51 anni.
Secondo quanto accertato dalle indagini e secondo l’accusa del pubblico ministero Elisabetta Labandi, titolare dell’inchiesta, lo straniero avrebbe perseguitato la sua ex moglie, che aveva deciso di lasciarlo. Lui non si era riassegnato alla decisione delle donna e così aveva continuato a telefonarle, a mandarle messaggi e a seguirla. La giovane straniera aveva deciso di chiudere la relazione poiché voleva l’esclusività matrimoniale al contrario di come prevede la religione musulmana.
In una occasione, sempre secondo quanto accertato dalle indagini di carabinieri e polizia e secondo quanto emerso nel corso del processo, aveva anche abusato di lei. La donna in quell’occasione aveva presentato una denuncia ed erano scattate le indagini. I fatti risalgono al 2015 e gli atti persecutori sarebbero andati avanti per diversi mesi. Ad aggravare la posizione dell’imputato, difeso dall’ avvocato Paolo Frani del foro di Avezzano, il fatto che si sia reso irreperibile all’autorità giudiziaria. Probabilmente potrebbe trovarsi in Marocco ma non è certo. Anche la parte offesa è attualmente irreperibile.
Il collegio giudicante ha condannato il marocchino a una pena di 6 anni e 3 mesi di reclusione per atti persecutori e violenza sessuale. La difesa ora, in caso l’imputato tornasse reperibile, potrebbe ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado.