IL TOP-PLAYER:
storia, prestigio, premi della critica…insomma, il vino d’Abruzzo ai massimi livelli!
Cerasuolo D’Abruzzo – Valentini
Per inaugurare questa nuova rubrica ho scelto il vino più tradizionale dell’azienda più tradizionale d’Abruzzo. Valentini non ha bisogno di presentazioni: i suoi vini d’autore sono ambiti e collezionati in tutto il mondo. Il Cerasuolo invece è il rosato più importante d’Italia, il vino abruzzese per antonomasia, quello che i contadini portavano nei campi per corroborarsi durante le lunghe giornate di lavoro. L’uva è sempre montepulciano d’Abruzzo: poche ore a contatto con le bucce, per estrarre un po’ di colore, e poi lavorazione “antica”, come si faceva una volta, senza operazioni “strane”. Al naso è fragrante, di fragola e melograno, e già invita alla beva. In bocca è fresco e saporito, snello ma deciso, con un lungo finale salino. Non costa poco…ma ne vale la pena!
Costo: 30-35€.
L’OUTSIDER:
della serie…saranno famosi! vini di nicchia che vale la pena provare.
Pecorino 2015 – Tiberio
Il pecorino è un vitigno autoctono diffuso nell’areale abruzzo-marchigiano. Dopo aver rischiato l’estinzione, soppiantato da varietà più produttive e facili da coltivare, negli ultimi quindici anni è stato però protagonista di una riscoperta che lo ha portato ad avere un notevole successo commerciale. Ad oggi è uno dei bianchi più bevuti nell’Italia centrale. Quello dell’azienda Tiberio, giovane realtà dell’entroterra pescarese, è un pecorino raffinato e senza fronzoli. I profumi sono preservati grazie ad un’attenta vinificazione e sia all’olfatto che al gusto si presenta deciso e piacevole: non nasconde gradazioni alcoliche spesso generose, tipiche del vitigno, ma ha un’acidità che lo bilancia e lo rende estremamente bevibile.
Abbinatelo a:…………………………………………………………………….
IL BEST BUY:
quando la qualità incontra la convenienza: se non correte a comprarlo subito…peggio per voi!
Pecorino 2015 – Tiberio
Il pecorino è un vitigno autoctono diffuso nell’areale abruzzo-marchigiano. Dopo aver rischiato l’estinzione, soppiantato da varietà più produttive e facili da coltivare, negli ultimi quindici anni è stato però protagonista di una riscoperta che lo ha portato ad avere un notevole successo commerciale. Ad oggi è uno dei bianchi più bevuti nell’Italia centrale. Quello dell’azienda Tiberio, giovane realtà dell’entroterra pescarese, è un pecorino raffinato e senza fronzoli. I profumi sono preservati grazie ad un’attenta vinificazione e sia all’olfatto che al gusto si presenta deciso e piacevole: non nasconde gradazioni alcoliche spesso generose, tipiche del vitigno, ma ha un’acidità che lo bilancia e lo rende estremamente bevibile.
Sotto i 10€ è senz’altro un buon affare!
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