Carsoli. Sul tema del licenziamento dei vigili urbani Stefano Zazza e Benedetto Angelini, il primo comandante del servizio di Polizia Locale, l’altro agente scelto, il primo cittadino di Carsoli ha rilasciato due brevi dichiarazioni: “piena fiducia nell’operato del segretario comunale e nella magistratura”.
La sindaca di Carsoli Velia Nazzarro, intervenendo sulla questione, si dice certa che l’iter seguito dall’ufficio sia quello giusto. “Ho piena fiducia nell’operato del segretario comunale”, ha dichiarato il primo cittadino, “e la stessa fiducia ripongo nella magistratura”.
Zazza era stato già rinviato a giudizio e l’udienza penale era fissata per lo scorso 22 novembre ma rinviata a Marzo a causa di una indisponibilità del collegio degli avvocati di Zazza: Flammini, Colucci e Sanelli. Nel maggio scorso il pubblico ministero aveva concluso le indagini sul fatto e all’inizio di febbraio i carabinieri avevano eseguito, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia, una misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti del comandante. Ad agosto era stato chiesto il rinvio a giudizio per entrambi gli indagati. A Zazza erano stati inoltre sequestrati circa 2mila euro corrispondenti all’ammontare del presunto danno arrecato all’ente pubblico. Poi ora è arrivato il provvedimento a firma del segretario comunale di Carsoli dott Cerasoli che ha licenziato i due dipendenti comunali, per il venir meno in modalità irreversibile del rapporto fiduciario con il datore di lavoro, ossia il Comune di Carsoli.
La notizia ha suscitato molto scalpore, e all’origine delle accuse per Zazza, ci sarebbero truffa, peculato, assenteismo etc. mentre per l’altro agente il concorso in colpa per tali eventuali reati. In particolare le indagini si sono concentrate proprio sulle timbrature dei badge magnetici inerenti i turni di lavoro.