Avezzano. Sindaco al fianco del Conapo nella battaglia in difesa del distaccamento dei Vigili del Fuoco della Marsica, dove il Ministero degli Interni vorrebbe ridurre il personale da 36 a 30 unità. “Quel piano di riorganizzazione”, tuona Gianni Di Pangrazio, “è inaccettabile. Il presidio di Avezzano, opera a servizio di 37 Comuni della Marsica, in un territorio impervio montano, va potenziato non ridotto. Quella proposta di riduzione del personale, che ricorda molto la legge sui Tribunali, è sicuramente il frutto di qualche burocrate che non conosce le realtà locali, né ha alcuna cognizione delle problematiche della popolazione della Marsica”. Qui, in un territorio di quasi 140mila abitanti, dove i vigili del fuoco effettuano quasi 2.000 interventi l’anno il Ministero degli Interni punta a ridurre il personale (da 36 a 30), mentre nel presidio di Sulmona (1.200 interventi) a servizio di un territorio molto più ristretto il numero dovrebbe salire da 28 a 30. “Questi dati”, aggiunge il sindaco, “certificano che al Ministero qualcuno dà i numeri senza alcuna pianificazione, né verifiche sulla realtà. E’ chiaro che non contestiamo il potenziamento del distaccamento dei vigili della Valle Peligna, ma chiediamo al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, pari dignità, ovvero la riclassificazione del distaccamento di Avezzano e l’aumento del personale”. Di Pangrazio, quindi, alza un muro al progetto di taglio dei Vigili del fuoco che determinerebbe la riduzione del servizio di soccorso a una sola squadra, (senza più la squadretta di supporto) mettendo in discussione la fruibilità dello sportello aperto al pubblico (a causa della prevedibile chiusura della sede ogni qualvolta la squadra sarà impegnata in interventi di soccorso) costretto a spostarsi all’Aquila per ogni richiesta di certificati, autorizzazioni, rinnovi di prevenzione incendio.