Avezzano. Vigili del Fuoco dei presidi di Avezzano, L’Aquila e Sulmona insufficienti per garantire gli interventi di soccorso nel vastissimo territorio della Provincia, una delle più estese d’Italia, (5.034 kmq di superficie, la metà dell’intera regione Abruzzo), i sindaci delle tre città bussano alla porta del Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, sollecitando la “Riclassificazione” del Comando Provinciale di L’Aquila (da S1b a S5); Avezzano (da D2 a D3); Sulmona (da D1 a D2)e la revisione della pianta organica. Obiettivo: passare dalle 188 unità attuali a 236. “Numeri alla mano, alla luce delle migliaia di richieste di intervento al numero 115 dei Vigili del Fuoco, che ringraziamo per l’impegno”, affermano i sindaci Giovanni Di Pangrazio, Massimo Cialente e il vice sindaco di Sulmona, Enea Di Ianni, delegato di Fabio Federico, “riteniamo urgente e indifferibile la riclassificazione del 3 presidi che operano in zona prevalentemente montana; la rivisitazione della pianta organica; un piano di riqualificazione del personale finalizzato a un miglioramento dell’attuale capacità di risposta sulla sicurezza dei cittadini e del territorio; un’efficace integrazione operativa a livello provinciale con le sedi permanenti in conformità alle indicazioni contenute nel progetto “Italia in 20’”, la cui realizzazione risulta particolarmente utile per il territorio Marsicano, Aquilano, della Valle Peligna e dell’Alto Sangro”. L’operazione è stata messa in cantiere dopo un incontro ad Avezzano, dove il segretario nazionale del Conapo, Daniele Sbarassa, accompagnato dal segretario provinciale, Elio D’Annibale, ha messo sul tavolo del Sindaco, Giovanni Di Pangrazio, le criticità dell’importante settore del soccorso. I primi cittadini, che confidano nella sensibilità del Ministro Cancellieri, mettono in risalto i principali rischi per la popolazione e il numero degli interventi realizzati in questi ultimi anni, compreso quelli post-sisma, indicano anche la strada per rimpinguare gli organici degli avamposto del soccorso. “Le assunzioni sono possibili”, spiegano Di Pangrazio, Cialente e Di Ianni, “visto che l’aula del Senato, nella seduta 803^ del 27 settembre 2012, ha rivisto le norme del “turn over” per i Vigili del Fuoco riportandole al 50%. Il potenziamento sarebbe un forte segnale di attenzione per una popolazione messa in ginocchio dal terremoto che sta cercando di rialzare la testa ma deve fare i conti con la dura realtà”. Il territorio si presenta in gran parte montano, nella sua porzione più interna e impervia, a bassa densità abitativa, con caratteristiche più assimilabili a zona alpina che appenninica: le maggiori cime, Gran Sasso e Maiella, sfiorano i 3000 metri di altitudine.