Avezzano. Un provvedimento del segretario generale Manuela De Alfieri, la direttiva numero 2 del 2018, ha fatto discutere visto che prevede il divieto ai dipendenti comunali di postare su Facebook commenti offensivi contro l’amministrazione e il sindaco.
Secondo il documento, “prevengono a questo ufficio segnalazione di comportanti aventi rilevanza disciplinare, tenuti da alcuni dipendenti consistenti nella pubblicazione di post, su noti social network quali ad esempio Facebook, contenenti affermazioni offensive e pregiudizievoli dell’immagine e del decoro dell’istituzione pubblica rappresentata dal Sindaco, dai Consiglieri comunali e dalla Giunta del Comune di Avezzano. Atteso che i post scritti sui social network sono potenzialmente visibili da tutti i cittadini utenti; richiamati gli articoli 2104 (Diligenza del prestatore di lavoro) e 2015 (Obbligo e fedeltà) del codice civile che prevedono l’obbligo di fedeltà del dipendente nei confronti del datore di lavoro, che integra, secondo la giurisprudenza consolidata, un contenuto più ampio, che impongono correttezza e buona fede anche nei comportamenti extralavorativi, necessariamente tali da non danneggiare il datore di lavoro; atteso che le condotte poste in essere dai dipendenti comunali, lesive dell’onore e del prestigio del Sindaco, del Consiglio Comunale e della Giunta, volte a ridicolizzarli in pubblico, contrastano con quanto stabilito dall’articolo 10 del Decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001 numero 165, che così dispone: “Nei rapporti provati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell’amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa invece nuocere all’immagine dell’amministrazione; si invitano tutti i dipendenti comunali a tenere, anche sui social network, comportamenti conformi al dovere di fedeltà nei confronti del datore di lavoro, evitando condotte lesive dell’onore ed al prestigio del Sindaco, del Consiglio Comunale e della Giunta“. In caso contrario “Saranno prontamente avviati procedimenti disciplinari.
Critiche per la direttiva arrivano dal consigliere di opposizione, ex assessore nella precedente amministrazione, Roberto Verdecchia. “Che tutti i dipendenti di qualsivoglia ente e istituzione statale siano tenuti al rispetto e al decoro dell’istituzione stessa che, lavorandoci, rappresentano”, ha dichiarato in una nota, “questo è risaputo e più che giusto. Che, però, si voglia confondere il piano della discussione, è altrettanto chiaro. Gli attuali amministratori vogliono mettere sotto lo stesso tetto l’offesa e l’oltraggio con l’espressione di dissenso o di un pensiero diverso che, fin che nei limiti della correttezza, del rispetto e della tolleranza, sono diritti tutelati dalla Costituzione italiana”.