Avezzano. Il Tribunale di Avezzano reintegra un dipendente Olicar licenziato illegittimamente. “La Olicar aveva licenziato, il 29 dicembre 2017, un dipendente (rsa), accusandolo, con infamia che, durante un turno di lavoro (del mese di novembre), aveva sottratto la scheda Sim, da un telefono aziendale”, ha spiegato Antonello Tagredi (Fim-Cisl), “il lavoratore si sarebbe reso responsabile, sempre secondo la Olicar, di aver reso grave nocumento all’azienda, per aver lasciato scoperta la cosiddetta reperibilità/primo intervento. Ovviamente, nulla di ciò era successo e, la tesi della Fim-Cisl, ovvero, del lavoratore, durante l’udienza del 17 gennaio, sostenuta dagli avvocati Lorenzo Ciccarelli e Rosalia Tangredi, davanti al Giudice del Lavoro, Giuseppe Giordano, ha palesato l’illegittimità dell’azione della Olicar, non solo perché il fatto non era accaduto ma che, in seconda analisi, nell’arco di tre giorni, nessuno degli addetti al servizio (ben 7 lavoratori, oltre al licenziato), si sarebbero accorti di nulla: dunque, su 8 addetti, solo il dirigente sindacale ha ricevuto la contestazione disciplinare e, quindi, il licenziamento.
Il decreto/ordinanza del Giudice, dimostra in pieno che, il Dirigente sindacale della Fim-Cisl, è stato licenziato perché, nello svolgimento della Sua funzione sindacale (dalla proclamazione dello stato di agitazione agli scioperi), è stato ed è, parte attivissima nella vertenza della Fim-Cisl contro questa Società, la Olicar Gestione, appunto, difettosa, non solo nel pagare gli stipendi (da tre anni a questa parte è un purgatorio) ma, anche per la cattiva gestione più in generale, dell’intero appalto. E’ lecito ricordare che, meno di 2 mesi fa, proprio dalla coraggiosa azione della Fim-Cisl e dei suoi dirigenti sindacali, sono state scoperte e sequestrate, dal Gruppo Forestale dei Carabinieri, alcune parti degli ospedali della Nostra Provincia, dove, in effetti, la Olicar Gestione era fuori dalle leggi sulla tutela ambientale, del patrimonio e delle persone.
In definitiva, quindi, alla Olicar è stato ordinato di reintegrare il Dirigente sindacale con decorrenza dal giorno del licenziamento, perché il provvedimento aziendale è stato ritenuto antisindacale e a pagare le spese di giudizio, pari a 3.800 euro, oltre iva. La Fim, oltre a ringraziare gli avvocati Lorenzo Ciccarelli e Rosalia Tangredi per l’ottimo lavoro fatto, ritiene che, il pronunciamento del Giudice sia la giusta risposta, non solo alla prepotenza della Olicar ma, anche al comportamento ambiguo di alcuni pseudo sindacalisti, sempre più vicini ai desiderata aziendali che alla tutela dei lavoratori, sempre più massacrati”.