San Benedetto. Sono immagini che toccano il cuore quelle dei due cuccioli dell’orsa Amarena in fuga dopo la morte della madre.
In un filmato si vede uno degli orsacchiotti che emette dei rugli di dolore, di paura, cercando di scavalcare un grosso cancello.
È spaventato, nel panico, smarrito, non sa bene cosa fare, se saltare, se restare all’interno, se aspettare il fratello oppure fuggire.
Poi dopo qualche esitazione sul bordo della cancellata, la decisione di saltare e correre verso l’ignoto, lungo una strada del paese, senza sapere neanche dove lo porterà.
In un altro video si vedono i due orsacchiotti che fuggono insieme, uno accanto all’altro, guardandosi attorno, spaesati, braccati, spaventati dagli umani. Ora sono da soli, ognuno abbandonato al suo destino, dovranno cavarsela da soli. Ognuno per conto suo. Immagini che si riferiscono alla notte tra venerdì e sabato. Scene che fanno male, scene che colpiscono.
Da giorni gli esperti del parco nazionale raccomandano di seguire esattamente le indicazioni ufficiali, di non accalcarsi nella zona, di lasciare lavorare gli esperti che stanno cercando di seguire passo passo gli spostamenti dei due orsetti. Ma non è facile. Ora sono divisi. Sono stati avvistati separatamente dagli operatori del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Il monitoraggio proseguirà senza sosta. Per il Parco nazionale, le probabilità di sopravvivenza sono buone. E ora l’Italia è col fiato sospeso e incrociano le dita sperando che riescano a farcela da soli.
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