Aielli. Una partita in casa, nel campo di calcio di Aielli, concesso dall’amministrazione, perché a Cerchio il campo è in fase di ristrutturazione. Il vicesindaco allontanato dall’arbitro perché era nel campo ma di fatto non risultava in distinta. Dopo tre giorni scatta la revoca del campo per la squadra di calcio. Che ora non solo non potrà più allenarsi nel campo sportivo “Massimo Maccallini”, ma sarà costretta, ogni qualvolta sarà squadra che dovrà giocare “in casa” e quindi “ospitare” una squadra dello stesso campionato, si dovrà necessariamente “arrangiare” di volta in volta e cercare qualche amministrazione che conceda il proprio campo sportivo.
È la storia raccontata a Marsicalive dal presidente della Longobarda Cerchio, Gianluca Ciotti. Lo scorso 23 aprile, la squadra ha affrontato sul campo la Asd Celano 2020, “in casa”. Si trattava di una partita valida per il campionato amatoriale “Enrico De Luca”, stagione sportiva 2021/2022. La squadra amatoriale, come altre che non sono di Aielli, è ospitata al campo di Cerchio in quanto quest’ultimo è in ristrutturazione. Nello stesso campo sportivo si allena anche la prima squadra e la scuola calcio.
Durante l’incontro del 23, pare che in campo ci fosse anche il vicesindaco di Aielli, Francesco Ponari, vicino alla panchina riservata alla squadra della Longobarda.
Nel corso della gara dilettantistica di calcio, sembrerebbe che qualcuno abbia fatto notare all’arbitro che Ponari, presidente della squadra amatoriale di Aielli, non potesse essere in campo in quel momento. Tanto che l’arbitro, subito dopo aver controllato, ha invitato Ponari, che nel frattempo pare si sia qualificato come il vicesindaco di Aielli, ad allontanarsi dal campo in quanto non presente nella distinta che regola chi c’è nel campo durante la partita.
Lo stesso arbitro ha allontanato contemporaneamente anche altre tre persone, tutte estranee alla partita.
“Ponari si è allontanato fortemente risentito”, commenta il presidente della squadra Longobarda Gianluca Ciotti, “e mentre si allontanava ha urlato diverse volte “Non verrete più a giocare ad Aielli perché io vi faccio revocare il campo. Andrete a giocare a Collarmele”.
“A distanza di soli 3 giorni dall’accaduto”, va avanti il presidente, “con comunicazione via pec del 27.4.2022, a firma dell’ingegnere Marco Ciervo, veniva revocata la concessione del campo”.
“Presumo che di tale comunicazione ne sia a conoscenza anche il sindaco del Comune di Aielli, perché, in caso contrario, devo giustamente pensare che l’Ing. Marco Ciervo e il Vicesindaco abbiano agito a sua insaputa”, incalza Ciotti, “ma, al di là di tale mia personale convinzione, debbo ancora comprendere in virtù di quali norme un Funzionario del Comune possa revocare, immotivatamente, un provvedimento (concessione), a distanza di 3 giorni da quanto accaduto nel corso di una partita amatoriale. Ciò che peraltro sorprende è che il Comune abbia adottato tale decisione, pur avendo adottato negli ultimi anni iniziative sociali di notevole pregio. Segnalo, inoltre, che la Longobarda è una squadra amatoriale cerchiese, in gran parte composta da padri di famiglia, che il sabato, trovano nel calcio una valvola di sfogo, anche per tentare di ovviare a quanto generato dalla pandemia covid19. Il calcio è prima di tutto uno sport di aggregazione sociale, da tutelare ad ogni costo. Del resto, proprio in forza di tale prospettiva il Comune di Aielli aveva inizialmente assegnato alla Longobarda il proprio campo sportivo, sapendo che quest’ultima non poteva e non può utilizzare l’impianto sportivo del Comune di Cerchio, in quanto ancora in fase di ristrutturazione. Ciò che mi amareggia, in modo particolare, è che la vicenda in questione, soprattutto per i suoi risvolti pubblici, ha coinvolto, senza senso, i componenti della Longobarda, i quali, in più occasioni, si sono resi protagonisti di attività di volontariato nel sociale. Da ultimo, preciso che in data odierna, la mia squadra, per il tramite del dirigente Andrea Tucceri Cimini, anche portiere della Longobarda, ha inoltrato una pec al Comune di Aielli per avere compiuta motivazione della revoca in questione, che, si ripete, veniva anticipata 3 giorni prima dal vicesindaco Francesco Ponari, in un momento di ingiustificata e ingiustificabile stato d’ira. Resta il fatto che ad oggi la mia squadra è in cerca di un campo da gioco”.