L’Aquila. “Apprendiamo con grande preoccupazione”, affermano dal movimento dei Forconi d’Abruzzo, “che l’Agenzia Giornalistica Italia, società del gruppo Eni, ha deciso di tagliare i collaboratori esterni che grazie al loro capillare lavoro garantivano la copertura dell’informazione dai territori dell’Abruzzo interno come Valle Peligna, Alto Sangro, Marsica e basso chietino, aree già depresse per la forte crisi economica e quindi ad elevato rischio infiltrazioni malavitose, così come più volte denunciato dalle Procure Antimafia. L’Eni, per chi non lo sapesse, è per il 30% partecipata dallo Stato con quote del Tesoro e della Cassa Depositi e Prestiti. In Abruzzo la sua società AGI Spa percepisce dalla Regione un più che congruo contributo pubblico e sembra davvero strano che la stessa amministrazione regionale subisca passivamente il taglio dei collaboratori, quasi a sancire la marginalità dei territori in questione. Chiediamo a tutti i Consiglieri regionali dotati di buon senso di attivarsi immediatamente con delle interrogazioni rivolte al governatore Gianni Chiodi, al fine di comprendere se è il caso di continuare ad intrattenere rapporti economici pagati con soldi pubblici con una testata che ha deciso di penalizzare oltre il 40% del territorio regionale, mortificando, inoltre, la professionalità dei collaboratori tagliati fuori. Non vorremmo dover pensare che il lavoro di questi giornalisti sia stato troppo autonomo e obiettivo nel migliore stile dell’informazone anglosassone. L’invito che rivolgo al direttore responsabile dell’Agenzia Giornalistica Italia, Roberto Iadicicco, è di rivedere la decisione affinchè la mission di AGI, nel ruolo dell’informazione e formazione dell’opinione pubblica, venga salvaguardata e anzi, se possibile, potenziata”.