Avezzano. All’inizio dell’anno le fiamme che in via Monte Velino avvolsero e danneggiarono una delle ultime baracche del terremoto del 1915 di Avezzano, divenute nel tempo luogo dell’illegalità, alla mercé di tossicodipendenti e spacciatori, avevano sancito un problema sociale serio e sentito dalla popolazione, quello della sicurezza.
Con appelli trasversali affinché si affrontasse una volta per tutte il problema di questi rifugi ormai abbandonati, che nel corso degli anni sono divenuti pericolosi.
Da quel rogo, partito quasi certamente a causa di una disattenzione da parte di qualche disperato che vi abitava, l’area è stata acquistata e si prepara oggi a una riqualificazione importante che non sta passando sotto gli occhi dei residenti della zona.
È così che al posto di quella baracca che per oltre un secolo ha rappresentato prima la disperazione poi l’emergenza ed infine il degrado, sorgerà a breve una nuova palazzina costruita con materiali di ultima generazione, che ospiterà anche attività commerciali che potrebbero ridare ossigeno all’economia della zona, innegabilmente danneggiata dall’istituzione del Quadrilatero.
Sicuramente un’iniziativa imprenditoriale ambiziosa che al contempo svolge una funzione sociale e di recupero di un’area, altrimenti abbandonata a se stessa e destinata a continuare ad essere il simbolo del degrado di una città che invece vuole guardare avanti.