Avezzano. Niente di fatto in Regione, si va al ministero dello Sviluppo economico. Non è andato bene l’incontro convocato dal vicepresidente Lolli sulla delicatissima vertenza dello stabilimento Vesuvius di Avezzano. Con le RSU erano presenti Domenico Fontana della Filctem e Umberto Trasatti, segretario della CGIL dell’Aquila e il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti. Per l’azienda erano presenti Richard Sykes, Vice President Flow Control Europe, Emanuele Boccalatte, Area Commercial Director Flow Control South Europe, Gianluca Rodorigo, Operations Manager Avezzano e Chiara Spadoni, responsabile relazioni esterne. Tutti hanno condiviso la consapevolezza delle difficoltà che il mercato dell’acciaio sta vivendo e che si ripercuote sulle produzioni di aziende come la Vesuvius che realizza valvole di regolazione del flusso di acciaio liquido e riforniscono l?intero settore delle acciaierie nazionali. E tutti sono consapevoli che la mobilitazione dei lavoratori, con lo sciopero e il blocco della produzione, può determinare serie conseguenze sul ciclo produttivo nazionale delle acciaierie. Per queste ragioni, visto il valore dell’attività industriale in questione, le organizzazioni sindacali, le rsu e la Regione non possono accettare l’ipotesi di una riorganizzazione della Vesuvius Europa che possa indebolire o chiudere lo stabilimento di Avezzano per concentrare le produzioni in Polonia ed hanno confermato la richiesta di avere garanzie sulla “strategicità” del sito marsicano nei piani della multinazionale. Per favorire tale scelta la Regione ha messo a disposizione strumenti finanziari per la formazione e la riqualificazione del personale e le opportunità offerte dalla Programmazione Comunitaria 2014-2020 che agevolano fino al 50% gli investimenti in campo energetico. A conclusione del confronto, di fronte di risposte ancora insufficienti da parte dell’Azienda, nel mentre i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione, è stato attivato dal vicepresidente Lolli un Tavolo di confronto nazionale tra le parti che si riunirà lunedì prossimo al Ministero per lo Sviluppo Economico in cui coinvolgere il vertice dell’azienda per tentare di giungere ad uno sblocco della vertenza.