Avezzano. Dopo un mese di occupazione si torna al lavoro aspettando con ansia l’incontro al ministero. Gli 83 dipendenti della Vesuvius da lunedì torneranno a produrre le piastre per gli altiforni che andranno nelle acciaierie di tutta Italia. L’80per cento dei siti in Italia, infatti, dipendono proprio dall’azienda del nucleo industriale della città e il blocco dell’attività produttiva stava creando disagi alla Vesuvius. La decisione di ripartire è arrivata dopo una lunga trattativa e la sigla di un accordo ieri in Regione. “I rappresentanti sindacali, pur condividendo le preoccupazioni della parte aziendale”, si legge nel documento siglato dalle parti, “ritengono inaccettabile l’attuale condizione di carenza di informazione circa il futuro dello stabilimento di Avezzano e per puro senso di responsabilità, anche al fine di determinare condizioni spendibili al tavolo ministeriale che sarà convocato al ministero per lo Sviluppo economico il 4 luglio si dichiarano pronti a prendere in considerazione la proposta di mediazione aziendale, già sottoposta il 2 giugno all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori. La società ha specificato che finalizzerà le proprie valutazioni in 3-4 mesi”. I dipendenti della Vesuvius avevano deciso il 5 maggio di avviare il blocco dell’attività produttiva a causa della mancata spiegazione da parte dell’azienda sulla riorganizzazione di tutti i siti e la chiusura di uno stabilimento dell’Europa dell’Est. “Abbiamo deciso con coscienza di tornare a lavorare”, ha commentato Domenico Fontana della Filctem – Cgil, “anche in vista dell’incontro fissato per il 4 luglio al ministero dello Sviluppo economico. Grazie alla lotta dei lavoratori durata quasi un mese siamo riusciti a conquistare il tavolo ministeriale che ci darà sicuramente più garanzie. Lunedì si ricomincerà a lavorare mantenendo sempre alto lo stato di agitazione”. Nel documento, firmato dal vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, dalle parti sociali e da Richard Sykes per la Vesuvius al termine dell’incontro al quale hanno preso parte anche la senatrice, Stefania Pezzopane, e il consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti, sono stati messi nero su bianco i prossimi passi che azienda e lavoratori dovranno compiere. Il primo punto è la ripresa della regolare attività produttiva con livelli in linea con le richieste aziendali che saranno mantenute nel corso del completamento delle valutazioni. I risultati di tale valutazione saranno finalizzati in 3-4 mesi come delineato nel verbale dell’incontro al ministero per lo Sviluppo economico. Bisognerà, inoltre, dimostrare un ragionevole impegno nel mantenimento degli ordini di spedizione. Dal canto suo l’azienda metterà a disposizione dei lavoratori una somma una tantum pari a 800 lordi che verrà erogata in quattro rate nei prossimi mesi.