Canistro. E’ allarme per la vertenza Santa Croce. I sindacati chiedono l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale in Regione in vista della scadenza dei contratti di solidarietà, il prossimo 4 agosto. Sono 78 i lavoratori in bilico, che fanno capo allo stabilimento di Canistro e che aspettano di conoscere il loro futuro. “Abbiamo una serie di problemi sul tappeto, che vanno affrontati immediatamente”, dichiara Franco Pescara, segretario Fai-Cisl Abruzzo e Molise, “il primo riguarda l’imminente scadenza dei contratti di solidarietà, già prorogati una volta, che prevedono la riduzione dell’orario di lavoro. Ma le maestranze sono anche alle prese con una difficoltà economica oggettiva: l’ultima indennità erogata dall’Inps è relativa alla mensilità di marzo scorso, con rilevanti ricadute gravissime, dal punto di vista della liquidità, per lavoratori ai quali è già stato ridotto lo stipendio”. Osservazioni condivise anche da Leonardo Lippa, della Uila-Uil. Ad aprile scorso la Regione ha emanato un bando per la concessione dell’imbottigliamento delle acque della sorgente di Canistro. “Dopo una riunione preliminare”, sottolinea Pescara, “il vice presidente della Regione, Lolli, e l’assessore all’ambiente, Mazzocca, si erano impegnati a riconvocare un tavolo di confronto per analizzare tutti i passaggi dell’operazione e concordare un percorso condiviso. Ad oggi, quando già sono state aperte le buste, le organizzazioni sindacali non hanno ricevuto alcuna comunicazione. Ancora non sappiamo il nome della società vincitrice dell’appalto trentennale per la gestione della sorgente, né qual è il piano industriale”. I sindacati chiedono alla Regione la convocazione di un incontro urgente “in vista della prossima scadenza dei contratti di solidarietà, che coincide con le ferie estive. In ballo”, conclude Pescara, “ci sono 78 posti di lavoro che vanno salvaguardati, oltre al futuro di un’azienda storica per il comprensorio marsicano. Vogliamo conoscere la società che si è aggiudicata la gara di appalto e i progetti atti a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività dello stabilimento di Canistro”.