Celano. Licenziamenti alla Pittini, l’onorevole Gianni Melilla (Sel) invia un’interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico. “A soli 3 anni dal passaggio della Società Officine Maccaferri di Celano alle Trafilerie Zincherie del Gruppo Pittini, la nuova Proprietà ha deciso la chiusura dell’attività industriale con la perdita di tutti i posti di lavoro”, ha scritto Melilla nella nota, “il passaggio tra le due Aziende era stato frutto di un accordo siglato presso il Ministero dello Sviluppo economico con le garanzie produttive e occupazionali concordate anche con i Sindacati oltre che con il Governo. Alla vigilia di Natale è arrivata la lettera di licenziamento per i 78 operai della Pittini senza nemmeno un preavviso della cessazione del rapporto di lavoro. Le cause, secondo l’Azienda, sono da ricondursi al protrarsi delle risultanze negative del bilancio e dalle previsioni negative per il corrente anno e per il futuro, dalla inutilità delle azioni di risanamento attuate negli ultimi anni, dal peggioramento del quadro congiunturale anche per quanto concerne il settore della produzione di filo zincato, dall’impossibilità di reperire clienti capaci di assorbire le potenzialità produttive dello stabilimento di Celano, indipendentemente dalla perdita del settore già dedicato alla produzione di fibre per cemento armato. A nulla sono valsi, gli oltre tre mesi di proteste, i sit-in davanti ai cancelli sulla Tiburtina, i blocchi del traffico e le occupazioni della sala consiliare del Comune di Celano”. Melilla ha per questo chiesto al ministro dello Sviluppo economico: “se non ritenga doveroso convocare le parti sociali, gli enti locali e i vertici aziendali per cercare soluzioni produttive e occupazionali e scongiurare questo dramma occupazionale.